UE contro Google: il diritto all'oblio deve essere planetario

Secondo l'Unione Europea oscurare i link solo nei risultati delle ricerche condotte sui domini comunitari non è conforme alla normativa sul diritto all'oblio. Le pagine devono sparire dai risultati dei motori di ricerca di tutto il mondo.

Avatar di Elena Re Garbagnati

a cura di Elena Re Garbagnati

L'Unione Europea vuole che Google applichi il diritto all'oblio in tutto il mondo, non solo alle versioni europee del motore di ricerca. La questione è legata alla normativa approvata dall'UE a metà di quest'anno che riconosce agli utenti comunitari il diritto di chiedere la cancellazione da tutti i motori di ricerca dei risultati che portano a precise pagine che li riguardano. La legge non riguarda gli organi di informazione, ed è volta a tutelare il diritto alla privacy dei cittadini comunitari.

Google si è adeguata e ha iniziato a passare in rassegna migliaia di richieste (144.954 quelle prevenute secondo gli ultimi dati aggiornati, di cui il 41,8% approvate) e a oscurare dai risultati delle sue ricerche i link segnalati, sempre che la domanda sia conforme alla casistica contemplata dalla normativa stessa. Inoltre ha previsto un sistema per segnalare che nella pagina dei risultati delle ricerche siano stati rimossi dei risultati. Tutto come da richiesta? Non proprio.

mappamondo

Diritto all'oblio: bisogna spegnere i link in tutto il mondo

Se da una parte è vero che il diritto all'oblio è riconosciuto dall'Unione europea, è altrettanto vero che oscurare le pagine dalle ricerche con domini Google.it, Google.fr e via dicendo non basta. Per tutelare la privacy di una persona che vuole tenere riservate informazioni private bisogna farle sparire ovunque, anche dai siti statunitensi, canadesi, eccetera.

Codice della privacy. Tutela e sicurezza dei dati personali Codice della privacy. Tutela e sicurezza dei dati personali
Regolamento UE sulla Privacy Regolamento UE sulla Privacy
La nuova dimensione della privacy con l'avvento del progresso tecnologico La nuova dimensione della privacy con l'avvento del progresso tecnologico

La questione era già stata anticipata nei giorni scorsi da un tribunale francese, che ha sanzionato Google Francia per non avere rimosso alcuni link dai risultati delle ricerche globali, oltre che da quelli di Google.fr. Adesso arriva alla carica l'Unione Europea, che intende sollecitare al colosso statunitense la rimozione dei link su tutte le pagine dei risultati delle ricerche Google del mondo.

I rappresentanti di Google per ora stanno alla finestra in attesa della pubblicazione delle nuove linee guida formali. Probabilmente tornerà a galla il problema della competenza territoriale dei legislatori europei, e quello della differente visione di quelli stranieri, che ad oggi non si sono ancora schierati sul diritto all'oblio. Sicuramente si riaprirà l'annoso dibattito, per il quale l'Europa ha già la risposta pronta: le sue richieste sono volte a tutelare i diritto dei cittadini europei, dentro e fuori dai confini comunitari. Siamo curiosi di vedere la reazione della controparte.