Un asterisco e 4 numeri per accedere a servizi telefonici

In Italia stanno per arrivare i "codici alfanumerici unici" che consentono di accedere istantaneamente a servizi telefonici.

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a cura di Dario D'Elia

In Italia in futuro basteranno quattro cifre precedute dal simbolo asterisco (*) per accedere a servizi telefonici (mobili e residenziali) di ogni tipo. Si chiamano "codici alfanumerici unici", e come avviene già in altri paesi, semplificano la vita degli utenti e delle società erogatrici.

Un esempio - già attivo - è rappresentato dal *123# di Wind che consente ai suoi clienti di conoscere immediatamente il credito residuo sul cellulare. Ma per il futuro si parla già di servizi speciali nei settori del traporto taxi, consegne a domicilio, etc.

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L'AGCOM ha indetto una consultazione pubblica per regolamentare il servizio. Anche perché bisogna avere la sicurezza che vengano rispettati i parametri internazionali imposti dall'Istituto europeo degli standard per le telecomunicazioni (ETSI).

Dopo il confronto con tutti i soggetti interessati saranno fissate le regole a tutela della concorrenza. Per l'assegnazione dei numeri (esattamente 10.000) e il pagamento dei canoni d'uso le aziende dovranno rivolgersi a società di intermediazione che avranno in carico le numerazioni. Ovviamente alcuni codici costeranno più di altri, si pensi ad esempio a quelli più facili da ricordare come *1111 oppure *9999.

Non è da escludere anche un sistema di portabilità che consenta alle aziende di cambiare intermediario senza perdere il diritto sul numero scelto. Nel caso il Garante decidesse di aprire anche ad altri simboli, come ad esempio il cancelletto (#), il mercato potrebbe disporre di altri 10.000 codici.

Infine vi sono due nodi ancora da sciogliere. Il primo riguarda l'eventuale obbligo per tutti gli operatori a supportare le chiamate a tutti i codici. Il secondo invece ha a che fare con la possibilità che gli intermediari debbano versare qualcosa allo Stato per ogni codice "venduto".