Un metallo alieno per fare magneti e batterie

Un recente annuncio scientifico ha sollevato la possibilità di risolvere una problematica terrestre attraverso l'utilizzo di un metallo spaziale.

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a cura di Andrea Maiellano

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Un recente annuncio scientifico, redatto dall'università di Cambridge, ha sollevato la possibilità di risolvere una cruciale problematica terrestre attraverso l'utilizzo di un misterioso metallo proveniente dal cosmo.

Datato 11 dicembre 2023, la ricerca condotta dall'Università di Cambridge ha messo in luce un potenziale sorprendente.

Il team di ricercatori, difatti, sta attualmente lavorando su un progetto innovativo: ricreare un magnete proveniente dallo spazio siderale direttamente sulla Terra. Tale iniziativa, se coronata dal successo, potrebbe rivoluzionare non solo il panorama tecnologico ma anche l'approvvigionamento di risorse per l'Occidente.

Il materiale al centro di questa scoperta, denominato tetrataenite, è stato definito dai ricercatori come un "magnete cosmico". Questo materiale potrebbe essere un autentico punto di svolta nella generazione di tecnologie più pulite, dato che i magneti rappresentano un elemento imprescindibile per veicoli elettrici, turbine eoliche e altre innovazioni che mirano a ridurre l'inquinamento atmosferico.

Attualmente, la tecnologia di punta utilizza prevalentemente magneti realizzati con ciò che viene comunemente definito "elementi delle terre rare". Tuttavia, la raccolta di tali elementi, dispersi nella crosta terrestre, richiede estrazioni invasive ed estremamente costose.

La Cina attualmente controlla la stragrande maggioranza della produzione di terre rare, con una quota del 58% delle estrazioni e del 92% della produzione di magneti registrata nel 2020. Gli Stati Uniti, d'altro canto, contribuiscono solo al 15% dell'offerta mondiale, secondo fonti governative.

Il professor Lindsay Greer, da Cambridge, ha sottolineato l'importanza di trovare alternative ai materiali che richiedono terre rare, data l'urgente necessità di ridurre l'impatto ambientale e la dipendenza dalla Cina, da parte dell'Occidente.

Il tetrataenite, una lega di ferro-nichel, potrebbe essere la risposta a questi problemi. Tuttavia, questo materiale si forma naturalmente in milioni di anni sui meteoriti e, attualmente, non vi è alcun mezzo per raccoglierlo.

Per superare questa sfida, i ricercatori di Cambridge stanno cercando di riprodurre in laboratorio il tetrataenite. L'aggiunta di fosforo alla miscela è stata cruciale per l'ultimo progresso, consentendo di creare il magnete senza dover aspettare milioni di anni nello spazio.

I ricercatori hanno dichiarato di aver creato con successo il tetrataenite in pochi secondi, versando la miscela in uno stampo. Questa svolta legata al fosforo è stata fondamentale per superare i problemi di produzione riscontrati nel passato, tra cui un progetto degli anni '60 che coinvolgeva l'"irradiazione neutronica".

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