Una società del valore di 1,97 trilioni di dollari rifiuta di pagare i giornalisti

Una società del valore di 1,97 trilioni di dollari, sta attualmente protestando contro un piano che richiede ai giganti del tech di pagare i giornalisti.

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a cura di Andrea Maiellano

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Una società del valore di 1,97 trilioni di dollari, sta attualmente protestando contro un piano proposto dalla California che richiederebbe ai giganti della tecnologia di pagare i giornalisti.

L'azienda in questione ha avviato un "test a breve termine" che comporterà la temporanea rimozione dei collegamenti alle notizie della California per alcuni utenti.

Stiamo parlando di Google, che ha attuato questa mossa come risposta diretta al California Journalism Preservation Act, una proposta di legge che imporrebbe a Google, Meta e altre piattaforme di pagare commissioni agli editori della California in cambio dei collegamenti alle loro notizie.

Jaffer Zaidi, vicepresidente delle partnership per le notizie di Google, ha dichiarato che tale legge sarebbe essenzialmente una "tassa sui collegamenti", sottolineando il possibile impatto significativo sulla capacità di Google di offrire servizi agli utenti californiani e su quanto verrebbe danneggiato il traffico normalmente generato agli editori della California.

Google ha deciso di eseguire questo test temporaneo per valutare l'impatto della potenziale legislazione sulla sua esperienza di prodotto. Non sono stati specificati la dimensione o la durata del test.

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Inoltre, l'azienda ha annunciato la sospensione di nuovi investimenti nelle redazioni di notizie della California, inclusi i partenariati tramite Google News Showcase e le espansioni pianificate dell'iniziativa Google News.

Questa non è la prima volta che un'azienda tecnologica adotta tattiche aggressive di fronte a proposte di legge che implicano il pagamento per il giornalismo.

Meta, ad esempio, ha ritirato le notizie da Facebook e Instagram in Canada dopo l'approvazione di una legge simile e ha minacciato di fare lo stesso in California. Anche se l'azienda ha concluso accordi per pagare gli editori in Australia, ha recentemente annunciato l'interruzione di tali partnership.

Google ha un passato controverso su questa questione. Ha ritirato il suo servizio News dalla Spagna per sette anni in protesta contro le leggi locali sul copyright che avrebbero richiesto tariffe di licenza.

Tuttavia, ha firmato accordi per pagare gli editori australiani e ha anche rinunciato alle minacce di ritirare le notizie dai risultati di ricerca in Canada, versando un importo significativo.

Al netto di tutto questo, però, gli importi pagati rappresentano solo una frazione del totale che Google avrebbe dovuto versare agli editori.