Svolta di Google: Android, Chrome e l'hardware verranno sviluppati assieme

Google unisce Android, Chrome e la divisione hardware in "Platform and Devices", mirando a migliorare l'innovazione e l'efficienza aziendale.

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a cura di Giulia Di Venere

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Google ha annunciato un cambiamento strutturale significativo, unendo le divisioni Android, Chrome e hardware sotto una nuova entità denominata "Platform and Devices". Rick Osterloh, che attualmente guida la divisione hardware di Google, assumerà il ruolo di responsabile della nuova divisione, mentre Hiroshi Lockheimer, precedentemente responsabile delle piattaforme software come Android e ChromeOS, si occuperà di "alcuni nuovi progetti" all'interno di Google.

Secondo il CEO di Google, Sundar Pichai, la creazione di un team unificato in "Platform and Devices" consentirà all'azienda di offrire prodotti ed esperienze di qualità superiore per gli utenti e i partner. Pichai ha evidenziato che questa mossa accelererà gli ecosistemi Android e Chrome e porterà le migliori innovazioni più rapidamente, come è avvenuto con l'iniziativa "Cerchia e cerca" in collaborazione con Samsung. Inoltre, ciò accelererà anche il processo decisionale all'interno dell'azienda.

L'annuncio di Google si inserisce in un contesto più ampio di investimenti nell'intelligenza artificiale. Pichai ha dichiarato che la nuova divisione "Platform and Devices" opererà nell'intersezione tra hardware, software e intelligenza artificiale. La mossa coinvolge anche una parte di Google Research, in particolare il gruppo che ha lavorato sulla fotografia computazionale, al fine di portare l'innovazione in questi settori.

Rick Osterloh ha parlato con entusiasmo su X della prospettiva sulla collaborazione con Qualcomm e Snapdragon per portare avanti l'innovazione nell'intelligenza artificiale, chiarendo che Google manterrà team distinti tra Android e i partner dell'ecosistema.

Questa riorganizzazione di Google sembra puntare a migliorare l'innovazione, a unificare gli sforzi in settori chiave come l'intelligenza artificiale e a mantenere una collaborazione trasparente con i partner dell'ecosistema Android. Resta da vedere come questa mossa influenzerà il panorama tecnologico e il rapporto di Google con i suoi partner nel lungo periodo.