Vodafone Bot, il nuovo assistente virtuale su Facebook

Vodafone ha deciso di ricorrere all'intelligenza artificiale per realizzare un chatbot su Facebook in grado di soddisfare ogni nostra richiesta, o quasi.

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a cura di Alessio Amoruso

Vodafone Bot è il servizio che rivoluziona il mondo dell'assistenza clienti. Grazie ad un chatbot basato sull'intelligenza artificiale, i clienti che contatteranno l'assistenza Vodafone, otterranno delle risposte via chat in tempo reale. Avviando una conversazione con l'applicazione Facebook Messenger, il chatbot sarà pronto a rispondere a tutte le domande che gli verranno poste.

Al momento, la funzionalità è pensata per gestire le domande testuali più semplici effettuate da parte dei clienti. L'analisi si baserà su un avanzato motore semantico. Grazie a questa procedura, sarà possibile riconoscere le varie sfumature linguistiche in modo tale da fornire la risposta più adeguata. Tuttavia, nel caso in cui si dovesse trovare davanti a richieste più importanti, il chat Bot potrà trasferire il cliente ad un operatore fisico.

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Questa scelta da parte di Vodafone è stata adottata in seguito ai dati raccolti sul servizio di assistenza. Infatti quasi il 90% dei contatti con il cliente avviene attraverso la rete digitale. Si parla di cifre importanti come 840 mila interazioni mensili e oltre 50 milioni di visite su tutte le piattaforme. Le domande più effettuate riguardano informazioni relativamente semplici come info sul proprio piano tariffario o il recupero dei codici PUK. Per questo motivo, digitalizzare il settore assistenza vuol dire renderlo più efficiente.  Il servizio, grazie alla flessibilità del bot, sarà attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Per chattare con Vodafone Bot basterà recarsi su Facebook alla pagina Vodafone it, sia da desktop che da mobile.  

La compagnia telefonica ha deciso di migliorare il contatto con i clienti e lo sta facendo ricorrendo ad uno strumento digitale. Possiamo dimenticarci le interminabili ed orribili canzoncine mentre si attende un operatore libero. Filtrando le richieste all'origine gli operatori fisici avranno più tempo da dedicare ai problemi seri, almeno si spera.