Abarth 695 Cabrio Automatica, cosa ci piace cosa no | La nostra prova

Abarth 695 Turismo è una 500 sotto steroidi, con 180 cavalli, un assetto rigido e un impianto solido. Abbiamo provato la versione Cabrio con il cambio automatico.

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a cura di Paolo Tognon

Piccola, aggressiva, sfrontata e senza tempo, parliamo ovviamente della super compatta Abarth. La versione da noi provata è la 695 Turismo Cabrio con cambio sequenziale e 180cv.  Con una lunghezza di 366cm, una larghezza di soli 163cm e un’altezza di 149cm si presenta davvero come una piccola bomba. Con questo tipo di caratteristiche non riesco a trovare un vero competitor, potremmo pensare alla Mini ma rimane comunque più grande. Devo ammettere che trasferirvi le sensazioni provate su questa vettura è complicato e a tratti controverso, andiamo a capire perché.

Cosa ci convince

Cominciando dall’estetica la vettura si presenta molto piccola e aggressiva ma senza essere esagerata, in sostanza stilosa con la giusta aggressività. Lo stemma dello Scorpione è ovunque in bella vista e le varie bombature muscolose, unite ai quattro tubi di scarico, non lasciano dubbi sul fatto che si tratti di un’auto sportiva. Ho sempre adorato le auto piccole, leggere e potenti, ho ancora in testa l‘emozione delle piccole sportive degli anni 90 in stile Peugeot 106 rally pertanto guardando questa Abarth nutro grandi aspettative e non vedo l’ora di metterla alla frusta.

Gli interni i sono apparsi immediatamente molto curati, complici i sedili dalla finitura a rombi impeccabile (opional) e gli inserti in alcantara su parte del volante e del cruscotto. Il volante è leggermente grande ma per il resto perfetto, mi ha sempre dato un feeling eccellente ed anche al tatto è davvero piacevole ed ergonomico.

Schiacciando il tasto di accensione ho subito provato una certa emozione dovuta al cupo rombo dello scarico Record Monza Sovrapposto, sembra quasi uno scarico after market da auto preparata e devo ammettere che mi ha strappato un ghigno di godimento. Alcuni potrebbero trovarlo eccessivo ma se acquisti questo tipo di auto probabilmente è un punto a favore.

La capote è ben fatta, si apre elettricamente anche in movimento, è possibile lasciarla in qualsiasi posizione ma fondamentalmente ci sono due posizioni automatiche, nella prima lascia aperto praticamente solo il tetto e nella seconda scende maggiormente a filo dei poggiatesta posteriori, coprendo però la visuale dello specchietto centrale.

Il sistema infotainment troneggia in posizione comoda con un touch screen 7” completo di tutte le funzioni oggi disponibili, Android Auto, Apple CarPlay, bluetooth e navigazione Tom Tom. Android Auto si avvia immediatamente senza latenze e funziona a dovere. Una menzione particolarmente positiva va al vivavoce che si sentiva perfettamente anche con la capote completamente abbassata. I cerchi in lega da 17” (in dotazione con il pack Turismo) sono davvero belli anche se l’occhio cade sul generoso impianto frenante Brembo con dischi anteriori da 305mm e grosse pinze in bella vista, tant’è che la frenata è notevole.

Mi è piaciuto parecchio quello che più fa battere il cuore ad ogni appassionato di auto, il motore, che con i suoi 1368 centimetri cubici e 180cv di potenza si presenta davvero pungente, soprattutto se pensiamo che la vettura pesa poco più di 1.100Kg, infatti la scorpioncina spinge forte. Nello 0-100 Km/h impiega poco più di 6 secondi continuando imperterrita fino ai 200 Km/h.

Cosa non ci convince

Manca la regolazione del sedile in altezza. Chi ha avuto modo di provarla prima di me mi aveva avvisato di una scomodissima posizione di guida, in realtà devo dire che personalmente non mi sono trovato così male ma sarei sicuramente stato più a mio agio se avessi potuto regolare l’altezza del sedile, mentre, per quanto riguarda i sedili posteriori mi sono reso conto che sono difficilmente utilizzabili da due adulti.

L’euforia dopo la prima accensione si è presto spenta a vettura in movimento perché l’auto da noi provata era dotata di cambio sequenziale robotizzato. Nonostante apprezzi maggiormente i cambi manuali, per mio piacere di guida, non sono partito con alcun pregiudizio perché negli ultimi anni ho provato dei cambi sequenziali sicuramente più efficaci di un manuale. Non mi aspettavo certo che fosse montato il cambio di una super sportiva ma neanche un cambio così sottotono. Sì perché bastano pochi minuti alla guida per capire che quel tipo di cambio non ha nulla a che vedere con tutto il resto, è come se si fossero sbagliati e avessero montato quello di una semplice city car da tanto è lento.

Ho trovato particolarmente fastidioso il fatto che durante le frenate un po’ più decise, ma senza esagerare, si inserissero spesso e volentieri le quattro frecce in automatico, anche in modalità sport.

Manca un vano dove poter appoggiare il telefono. Se si utilizza ad esempio Android Auto attaccato all’usb dovrete essere certi di andare molto piano o il telefono nelle curve verrà letteralmente “sparato” da qualche parte nella vettura come più volte mi è successo.

Conosco Tom Tom da molti anni, l'ho utilizzato in molte versioni ma credo che quello implementato in questa Abarth 695 sia da rivedere. La sensazione è quella di essere dinanzi a un sistema datato e non particolarmente curato come il resto della vettura. Fortunatamente è disponibile Android Auto e queste problematiche si possono superare facilmente. Un esempio? Impostando una città mi obbligava ad inserire una via, non potevo dirgli di andare in centro città, è possibile che non abbia trovato io la funzione ma dopo averci perso più di 10 minuti sicuramente non era una cosa intuitiva.

Sono rimasto perplesso dalla mancanza di tantissimi accessori di assistenza alla guida che su una vettura da circa 36.000 € secondo me non possono mancare, ad esempio gli abbaglianti automatici, il cruise control, la retro camera e diversi altri. Avrei capito e giustificato questa scelta nel caso di un’auto sportiva dura e pura, ma i difetti riscontrati in questo senso fanno sì che non possa perdonare queste mancanze in relazione al costo.

C’è da dire che parliamo di un’auto nata nel 2014, quando questi dispositivi non erano così diffusi e posso capire che sia un progetto datato ma ci saremmo comunque aspettati un restyling tecnologico dal momento che ad oggi è commercializzata.

Nonostante il frangivento anteriore con la capote aperta l’aria è più fastidiosa che su altre vetture moderne, a 80Km/h il vento all’interno è già troppo elevato, il giusto confort lo si ha secondo me solo fino ai 50 Km/h o poco più.

Ho riscontrato dei consumi troppo elevati, nella migliore delle ipotesi mi sono ritrovato a fare 10 km con un litro di benzina ma basta poco per aumentarli parecchio, se si decide di schiacciare con decisione sul pedale dell’acceleratore si finisce a 5 km con un litro. Non so se questo sia colpa del cambio che sicuramente incide, ma per un’auto così piccola e leggera l’ho trovato davvero eccessivo nonostante i 180 cavalli.

Come si guida

Fatti un po’ di chilometri ho capito che la pecca del cambio non sarei riuscita a digerirla e mi rovinava un po’ l’esperienza di guida, poi, l’ultima speranza: un tasto con il simbolo dello Scorpione in bella vista. Dopo averlo premuto (insieme anche al tasto che ti permette di cambiare manualmente) il suono degli scarichi è aumentato ancora, il volante si è irrigidito e la reattività della vettura è sicuramente aumentata restituendomi un po’ di sana euforia.

A questo punto ho premuto a fondo sull’acceleratore dalla corsa molto lunga e l’auto ha cominciato a ruggire e spingere a dovere. Cambiando quasi a limitatore, attraverso le palette al volante, la percezione generale è sicuramente migliorata ma sono comunque rimasto della mia idea che questo tipo di cambio, su questa vettura, sia assolutamente inappropriato.

Passando invece al comportamento su strada anche questo mi ha lasciato un po’ perplesso. L’auto è molto rigida infatti le disconnessioni si sentono parecchio, di primo acchito sembrerebbe molto efficace ma il muso si alleggerisce facilmente e ad alte velocità non trasmette sicurezza sbandierando come se ci fossero raffiche di vento, a velocità più basse guadagna fiducia ma non convince perché si entra in sottosterzo sul più bello e i controlli di trazione sono piuttosto invadenti e non escludibili.

Posso capire e condividere la scelta dei controlli non escludibili perché una vettura di questa potenza e dal passo corto potrebbe risultare molto pericolosa, mi sono reso conto che l’impostazione dinamica è di tenere sempre il posteriore a bada, cosa apprezzabile perché la rende facile anche a chi non ha molta dimestichezza e vuole magari cimentarsi in un track day.

In città è praticissima ma sul pavè verrà evidenziata la sua rigidità, in autostrada rispettando i limiti vi consentirà senza problemi di non rallentare mai, ma se siete amanti di curve e track day nei cambi veloci di direzione, e soprattutto nelle chicane, lo sterzo è impreciso anche se rigido e anche se il motore spinge tanto, continuare a premere sull’acceleratore non vi farà sentire molto a vostro agio. Non so se tutte queste sensazioni fossero dovute al fatto che siamo a fine aprile e la macchina monta ancora pneumatici invernali. Mi piace pensare che con i generosi pneumatici 205/40/17 di cui è dotata avrebbero potuto fare di molto meglio se fossero stati estivi.

Passando invece alla frenata con un utilizzo normale i freni sono solidi e privi di difetti ma se vi piace divertirvi sui passi di montagna, e avete il piedino pesante, allora riscontrerete qualche problemino anche in frenata perché l’auto si scompone facilmente vanificando un po’ la solidità degli ottimi freni Brembo.

Conviene?

Se si lascia stare la guida “con il coltello tra i denti” è un’auto che si guida con estrema facilità ma si deve comunque considerare l’assenza di alcuni accessori da viaggio, la rigidità e il costante rumore dello scarico.

Se dovessi pensare all’utente perfetto per questa Abarth non posso far altro che pensare a clienti molto giovani. Se a 20 anni avessi avuto questa macchina, immaginandomi con la capote abbassata e il rumore dello scarico da maschio alfa mi sarei sentito il mondo in mano e me ne sarei altamente fregato di tutti i difetti perché in effetti è in grado di regalare emozioni, stupisce e incuriosisce anche il passeggero. Oppure chi ama le decappottabili e vuole un’auto con cambio automatico, facile da parcheggiare, pratica da guidare e molto fashion potrebbe essere un cliente ideale. Altri tipi di utenti penso che si stuferebbero alla svelta.