La strategia dell'elettrificazione automotive sta vivendo una fase di ripensamento profondo, con i costruttori che guardano oltre i tradizionali veicoli completamente elettrici per rispondere alle esigenze concrete degli automobilisti. In questo contesto, BMW sembra pronta a rispolverare una tecnologia che aveva accantonato dopo l'esperienza pionieristica con la i3: il range extender. Una soluzione che promette di combinare i vantaggi dell'elettrico con la tranquillità di un'autonomia estesa, raggiungendo i mille chilometri di percorrenza complessiva.
Le informazioni provenienti da Automobilewoche suggeriscono che il colosso bavarese abbia già fatto passi concreti verso il rilancio di questa tecnologia ibrida particolare. Il progetto non rappresenterebbe soltanto una risposta alle limitazioni infrastrutturali europee, ma si inserisce in un panorama globale dove anche mercati avanzati come quello cinese stanno rivalutando le potenzialità dei sistemi range extender.
La filosofia dietro questa scelta tecnica è chiara: mantenere il DNA completamente elettrico del veicolo, utilizzando il motore a combustione interna esclusivamente come generatore per ricaricare le batterie durante la marcia.
Il cuore della strategia BMW ruoterebbe attorno a un modello specifico, attualmente identificato con la sigla iX5 Rex, la cui commercializzazione è prevista per il 2026. Questo veicolo dovrebbe derivare dalla nuova generazione della X5, un SUV che rappresenta da sempre uno dei pilastri dell'offerta bavarese e la cui evoluzione è attesa già nel corso del prossimo anno.
La scelta di applicare la tecnologia range extender proprio su questo modello non appare casuale: i SUV di grandi dimensioni rappresentano infatti il segmento dove l'autonomia estesa risulta più critica per soddisfare le esigenze degli utilizzatori.
Lo sviluppo del progetto sembrerebbe essere in fase avanzata, secondo le fonti dell'industria automotive tedesca. Questo suggerirebbe che BMW abbia superato le perplessità iniziali legate all'abbandono della tecnologia dopo l'esperienza con la i3, probabilmente traendo insegnamento dagli errori del passato e dalle evoluzioni tecnologiche degli ultimi anni.
La casa di Monaco avrebbe quindi deciso di investire nuovamente su una soluzione che, pur essendo tecnicamente più complessa rispetto a un veicolo puramente elettrico (quindi ricaricabile con una wallbox), offre vantaggi pratici significativi.
Il mercato cinese sta dimostrando un interesse crescente verso le soluzioni range extender, sfatando il mito che questa tecnologia sia destinata esclusivamente ai mercati con infrastrutture di ricarica meno sviluppate. Questo fenomeno indica che anche in contesti dove le colonnine di ricarica rapida sono diffuse, gli automobilisti apprezzano la flessibilità offerta da un sistema che elimina completamente l'ansia da autonomia.
La Cina, tradizionalmente all'avanguardia nell'adozione delle tecnologie elettriche, sta quindi validando un approccio che potrebbe rivelarsi vincente su scala globale.
La differenza fondamentale rispetto ai tradizionali sistemi ibridi risiede nel fatto che il motore endotermico del range extender non muove mai direttamente le ruote, ma si limita a fungere da generatore mobile. Questo permette di ottimizzare completamente il powertrain elettrico, mantenendo le caratteristiche di guida tipiche dei veicoli a batteria, mentre il motore a combustione può operare sempre nel suo regime di massima efficienza.
Il risultato è un veicolo che si comporta come un'elettrica pura per la maggior parte del tempo, ma che può contare su un'autonomia complessiva paragonabile a quella dei veicoli tradizionali.
La decisione di BMW di tornare sui suoi passi con la tecnologia range extender riflette una maturazione strategica importante nel settore automotive. Dopo anni di corsa verso l'elettrificazione completa, i costruttori stanno riconoscendo che la transizione energetica richiede soluzioni intermedie più sofisticate e pratiche.
Il range extender rappresenta in questo senso un ponte tecnologico che potrebbe accelerare l'adozione dell'elettrico presso segmenti di clientela ancora riluttanti ad abbandonare completamente i motori a combustione.
L'approccio bavarese sembra quindi orientato verso un'offerta diversificata, dove le diverse tecnologie di propulsione coesistono per rispondere a esigenze specifiche. Mentre i modelli completamente elettrici continuano a rappresentare il futuro a lungo termine, le soluzioni range extender potrebbero conquistare quella fascia di mercato che cerca l'esperienza di guida elettrica senza rinunciare alla libertà di movimento tipica dei veicoli tradizionali. Una strategia che, se confermata, potrebbe influenzare significativamente gli equilibri competitivi nel settore dei veicoli elettrificati di lusso.