Android L è la nuova forma del mondo secondo Google

Google ha appena presentato Android L, nuova versione del sistema operativo che si espande dagli smartphone ad altre piattaforme.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Google ha deciso che vuole dirci come vestirci e come guidare. Anzi vuole proprio diventare il nostro abbiglamento, la nostra auto e già che c'è anche il nostro salotto, vale a dire televisione e console da gioco. Sì perché è finita da poco la presentazione di apertura della Google I/O 2014, che è stata l'occasione per annunciare Android L, vale a dire la nuova versione del sistema operativo per smartphone e tablet. La nota più importante sta però nel fatto che Android vuole crescere e conquistare anche il salotto, l'auto, l'abbigliamento e ogni possibile schermo che usiamo nella nostra vita quotidiana.

Google ha infatti descritto una visione organica, una grande armonia che abbraccia tutte le nostre attività e che mette Android insieme a Chrome, Chrome OS e Chromecast. Sundar Pichai ha aperto la conferenza parlando di come sia importante la presenza di donne tra gli sviluppatori, passata dall'otto al venti percento in pochissimo tempo. Si sono citati come sempre i numeri di Android, che ormai conta oltre il miliardo di utenti attivi ogni mese.

Ora si punta al "prossimo miliardo", composto da utenti che si trovano soprattutto nei paesi emergenti. Per queste persone Google ha concepito Android One, un programma che si concretizza nella commercializzazione di smartphone dotati della versione stock di Android, essenziali e funzionali, a meno di 100 dollari. In altre parole, dei Play Edition economici di cui siamo anche un po' invidiosi, visto che da noi non arriveranno.

Android L è tuttavia anche una profonda revisione di Android, nel design, nelle caratteristiche e nelle prestazioni. Le variazioni estetiche si riassumono in ciò che Google ha chiamato "Material Design", una revisione grafica che non è semplicemente piatta, come va di moda. Dà anche agli sviluppatori potenti strumenti per realizzare design adattivi, animazioni più convincenti e appaganti. La grafica assume inoltre una sfumatura "tridimensionale" a una sorta di profondità che dovrebbe permettere la realizzazione di app più realistiche.

Dal punto di vista delle caratteristiche aggiuntive Android L vanta in particolare notifiche migliorate e più interattive. Molto interessante la possibilità di interagire e gestire le notifiche direttamente dalla schermata di blocco. Android L vanta inoltre una migliore sicurezza, grazie alla possibilità di sbloccare il dispositivo solo in presenza di un altro oggetto, come lo smartwatch.

Google ha parlato anche dei grandi miglioramenti in Chrome Mobile, che è ora in grado di gestire animazioni a 60 FPS, mostrare ombre e prospettive. Anche l'integrazione con le app ha fatto un bel passo avanti: si potrà aprire un'app direttamente dai risultati della ricerca, e l'applicazione avrà già il contenuto che desideriamo.

Google L inoltre introduce ART a posto di Dalvik, e per l'utente finale ciò si traduce in un netto scatto in avanti delle prestazioni. Basterà aggiornare quando sarà possibile. La nuova versione di Android abbraccia inoltre le architetture a 64 bit, e porta con sé anche tante nuove potenzialità grafiche. Le potenti GPU di smartphone e tablet potranno infatti gestire tasselletion, geometry shaders e altro.

Sul palco si è fatto persino un azzardato confronto don le DX11; forse eccessivo, ma la demo di Unreal Technlogy mostrata è stata davvero impressionante. Arrivano anche nuove funzioni per la sicurezza, compreso il Kill Switch di cui abbiamo parlato qualche giorno fa.

Android L, come dicevamo, ha anche altre forme. Vale a dire Android Wear, Android Auto e Android TV. Queste tre derivazioni mettono in comunicazione smartphone e tablet con oggetti indossabili (solo smartwatch per ora), automobili e televisori.

Lo smartwatch per Google è un oggetto che ci libera dal dover controllare lo smartphone oltre 120 volte al giorno: le notifiche sono a portata di mano, come le schede di Google Now, e si gestisce tutto con dei semplici tocchi. L'orologio si usa anche per controllare la riproduzione musicale, per rispondere o rifiutare una chiamata o altro.

Salendo in auto invece lo smartphone "trasloca" sulla plancia dotata di touchscreen, dove avremo un'interfaccia rivista e corretta con comandi semplificati, e soprattutto controlli vocali onnipresenti per non staccare mai gli occhi dalla strada e le mani dal voltante. Di tanto in tanto sarà comunque necessario usare le mani, almeno per ora.

Arrivati a casa lo smartwatch ci ricorderà i promemoria impostati sulla posizione e ci aiuterà a preparare la cena, seguendo una ricetta sullo schermo. Quando arriverà il momento di rilassarsi potremo invece affidarci ad Android TV e ai suoi numerosi contenuti. Non solo film e telefilm, però, ma anche i tanti video online di YouTube e videogiochi. Di fatto Android TV è anche una console da gioco.

C'è stato spazio poi anche per i Chromebook, prodotti di grandissimo successo, e per parlare di produttività di Android per le aziende. Infine ma non ultimo, il palco della Google I/O ha ospitato gli specialisti della Google Cloud Platform, che hanno mostrato la potenza e la versatilità dei server dell'azienda e di come sia possibile usarli per le proprie app.

Google ha insomma messo tantissima carne al fuoco, e Tom's Hardware pubblicherà domani nuovi dettagli sulle tante novità di cui si è parlato questa sera.