Un camion ha trasportato con successo 50.000 lattine di birra Budweiser da un impianto situato a Loveland (Colorado) fino a Colorado Springs. Detta così non c'è nulla di strano, ma in questo caso la novità c'è eccome: si tratta di camion a guida autonoma, lo spauracchio di ogni camionista.
Il camion fa parte di una flotta di cinque autocarri nelle mani di Otto, un'azienda di San Francisco che è stata acquisita da Uber lo scorso agosto per 680 milioni e che lavora per sviluppare camion capaci di guidare da soli. È formata da ex ingegneri di Google, Apple, Tesla e Cruise Automation.
Nel test effettuato sulle strade statunitensi un umano ha guidato il veicolo fino alla stazione di pesatura di Fort Collins. Da lì, il camion ha guidato autonomamente per circa 160 chilometri fino a Colorado Springs. L'autista ha vegliato sul viaggio, della durata di circa due ore, dalla cuccetta. In prossimità della città - ossia alla fine della statale - l'autista ha preso il controllo del mezzo per portarlo a destinazione.
"Questo fine settimana diverse persone di Colorado Springs hanno bevuto una Budweiser che è stata consegnata da un camion a guida autonoma", ha affermato James Sembrot, direttore senior per la strategia logistica di Anheuser-Busch, casa madre della nota birra.
Lior Ron, cofondatore di Otto, ha spiegato che gli enti che regolano i trasporti in Colorado sono stati informati del test e hanno contribuito a pianificare il percorso. Il camion, inoltre, era seguito a breve distanza da un veicolo che ne monitorava il comportamento. Il mezzo ha mantenuto una velocità media di 88,5 km/h e non si sono verificati problemi di sorta.
L'obiettivo di Otto era quello di testare il funzionamento di un kit che si può montare su camion esistenti. Due videocamere per rilevare le linee, un sensore LIDAR per mappare l'ambiente in 3D, due radar per rilevare gli ostacoli e gli altri veicoli sulla strada e un sensore GPS per stabilire con precisione la posizione del camion. Affinché non ci fossero problemi, prima del viaggio di prova la strada è stata mappata.
Lior Ron ha spiegato che la missione di Otto è quello di rendere il settore degli autotrasporti più sicuro. "Il 90% dei decessi è causato da un errore umano", ha affermato. I camion autonomi potrebbero inoltre ridurre i premi assicurativi e garantire una maggiore efficienza nell'uso del carburante, eliminando accelerazioni inutili.
Al momento le leggi statunitensi richiedono la presenza a bordo di un essere umano, e questo secondo il cofondatore di Otto permetterà ai camionisti di recuperare il sonno perso in caso di viaggi molto lunghi. L'obiettivo finale, naturalmente, è quello di eliminare dell'equazione il camionista - un'eventualità che sicuramente piacerà alle aziende ma che non gradiranno affatto camionisti e sindacati.
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