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Cashback autostrade: come funziona e chi ne ha diritto

Se siete rimasti in coda più del dovuto a causa di cantieri autostradali potreste richiedere il cashback autostradale, una manovra che permette di avere anche il 100% del pedaggio speso per coprire una determinata tratta.

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Avatar di Luca Rocchi

a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Pubblicato il 16/09/2021 alle 09:46

A distanza di due anni dal problema nato con l’insorgere dei numerosi cantieri autostradali, Autostrade per l’Italia (Aspi) avvia la procedura per richiedere il cashback sui pedaggi; si tratta di un rimborso dal 25 al 100% sull’importo speso, commisurato in base ai ritardi causati dai lavori in corso. Per ottenerlo non è necessario avere il Telepass: basta munirsi dell’app ufficiale per poter accedere all’iniziativa. Vale per tutti, non c’è alcuna differenza relativa alla classe o tipologia del veicolo.

Chi ha percorso nell’ultimo periodo un tratto di Autostrada ligure e ha subito forti rallentamenti a causa di lavori in corso, sarà contento di sapere che potrà accedere al cashback e ottenere pertanto un rimborso a partire dal prossimo gennaio. Citiamo la Liguria come tragitto d’esempio in quanto è uno dei tratti più bistrattati, anche nel periodo vacanziero.

Come funziona

L’accordo trovato ora tra Aspi e Mims prende come riferimento il tempo di percorrenza medio standard (cioè in situazioni normali) e lo confronta con quello effettivamente impiegato dalla corrente di traffico. Se il tempo impiegato supera la soglia critica di almeno 15 minuti di ritardo, si ha accesso al rimborso. Quest’ultimo è proporzionale all’entità del ritardo, secondo un meccanismo a fasce.

Il tempo standard è calcolato su una velocità di 100 km/h per i veicoli leggeri e di 70 km/h per quelli pesanti. Naturalmente tutti i ritardi causati a eventi esterni come incidenti, traffico intenso, forte meteo non rientrano nella casistica.

Come ottenere il rimborso

Il rimborso è automatico solo per chi ha il Telepass o un altro sistema di telepedaggio registrato sull’app. Chi non beneficia ancora di questo validissimo strumento e ritiene di aver avuto un tempo di percorrenza eccessivo può inviare una segnalazione all’app Free To X. Naturalmente, coloro che faranno richiesta e sono sprovvisti di Telepass, dovranno allegare lo scontrino del pedaggio. Il tagliando serve a certificare la presenza nel tratto indicato e, naturalmente, la percorrenza effettiva.

La richiesta verrà elaborata e vagliata in 24-48 ore, dopodiché si riceverà una notifica con l’esito. Se l’esito sarà positivo, si potrà ricevere il rimborso, in due modi:

  • chi ha un sistema di telepedaggio, in prospettiva potrà avere uno sconto in fattura (l’operazione è ancora allo studio);
  • con gli altri sistemi di pagamento, dopo la notifica dell’esito va indicato l’Iban del conto corrente sul quale si desidera che il rimborso venga inviato.

autostrade-172418.jpg

Quanto spetta di rimborso

Gli importi variano in base all’entità del ritardo e alla lunghezza del viaggio, in base a una tabella. Il diritto al rimborso scatta per ritardi superiori a 15 minuti rispetto al tempo standard. Di seguito riportiamo la tabella pubblicata sul sito ufficiale di Free to X:

Minuti di ritardo significativo 0-29KM 30-49KM 50-99KM 100-149KM 150-249KM 250-349KM 350-499KM PIU' DI500 KM
15-29minuti 100% 75% 50% 25% nulla nulla nulla nulla
30-44minuti 100% 100% 75% 50% 25% nulla nulla nulla
45-59minuti 100% 100% 100% 75% 50% 25% nulla nulla
60-89minuti 100% 100% 100% 100% 75% 50% 25% nulla
90-119minuti 100% 100% 100% 100% 100% 75% 50% 25%
più di120 minuti 100% 100% 100% 100% 100% 100% 75% 50%

Per le tratte fino a 29 chilometri, il rimborso è pari al 100% del pedaggio; lo stesso è previsto per la fascia da 30 a 49 chilometri tranne se il ritardo è inferiore a 30 minuti. In questo specifico caso, il rimborso scende al 75%. Tra i 50 e i 99 chilometri, invece, è atteso un rimborso del 50% per ritardi inferiori ai 30 minuti, e del 75% per quelli entro i 45 minuti. Sulle tratte più lunghe, si ha diritto a rimborso solo per ritardi significativi; ad esempio, oltre i 500 chilometri, spetta il 25% per ritardi da 90 a 119 minuti e il 50% per ritardi da 120 minuti in su.

Durante la fase sperimentale (fino al 31 dicembre 2021) i rimborsi saranno accumulati nella sezione dell'app "borsellino" e gli accrediti verranno erogati a partire da gennaio 2022, per i transiti effettuati dal 15 settembre, sul proprio conto corrente, tramite bonifico o direttamente in fattura, sulla base di accordi in corso di definizione.

Esempio

Recco – Genova Est (interamente sulla rete di Autostrade per l’Italia)Durata viaggio: 31 minutiTempo di riferimento del viaggio (a 100km/h - velocità di riferimento per i veicoli leggeri) è di 13 minutiIl pedaggio totale è di 0,90€, interamente di competenza Autostrade per l’Italia

Ritardo accumulatoRitardo di viaggio: 18 min (calcolato come differenza tra il tempo di viaggio di 31 min e il tempo di riferimento di 13 min)

Calcolo del rimborso dovutoRimborso erogato: 0,90€, calcolati come il 100% del pedaggio di competenza Autostrade per l’Italia, incrociando:

  • il ritardo significativo di 15 minuti (ovvero il minore tra ritardo di viaggio e ritardo da cantiere), che ricade nella fascia 15-29 min;
  • la lunghezza del viaggio di 29 km, che ricade nella fascia 0-29 km.

Le esclusioni

Naturalmente non tutti i cantieri sono riconosciuti come causa che dà diritto a rimborsi, restano infatti fuori:

  • quelli che non comportano riduzioni di corsie;
  • quelli in cui viene chiusa solo la corsia di emergenza;
  • quelli fuori dalla rete Aspi;
  • quelli su autostrade “a sistema aperto”, quindi con barriere solo all’inizio e alla fine, come la Milano-Laghi;
  • le autostrade gestite dalle controllate di Aspi.
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