Cashback autostrade: come funziona e chi ne ha diritto

Se siete rimasti in coda più del dovuto a causa di cantieri autostradali potreste richiedere il cashback autostradale, una manovra che permette di avere anche il 100% del pedaggio speso per coprire una determinata tratta.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

A distanza di due anni dal problema nato con l’insorgere dei numerosi cantieri autostradali, Autostrade per l’Italia (Aspi) avvia la procedura per richiedere il cashback sui pedaggi; si tratta di un rimborso dal 25 al 100% sull’importo speso, commisurato in base ai ritardi causati dai lavori in corso. Per ottenerlo non è necessario avere il Telepass: basta munirsi dell’app ufficiale per poter accedere all’iniziativa. Vale per tutti, non c’è alcuna differenza relativa alla classe o tipologia del veicolo.

Chi ha percorso nell’ultimo periodo un tratto di Autostrada ligure e ha subito forti rallentamenti a causa di lavori in corso, sarà contento di sapere che potrà accedere al cashback e ottenere pertanto un rimborso a partire dal prossimo gennaio. Citiamo la Liguria come tragitto d’esempio in quanto è uno dei tratti più bistrattati, anche nel periodo vacanziero.

Come funziona

L’accordo trovato ora tra Aspi e Mims prende come riferimento il tempo di percorrenza medio standard (cioè in situazioni normali) e lo confronta con quello effettivamente impiegato dalla corrente di traffico. Se il tempo impiegato supera la soglia critica di almeno 15 minuti di ritardo, si ha accesso al rimborso. Quest’ultimo è proporzionale all’entità del ritardo, secondo un meccanismo a fasce.

Il tempo standard è calcolato su una velocità di 100 km/h per i veicoli leggeri e di 70 km/h per quelli pesanti. Naturalmente tutti i ritardi causati a eventi esterni come incidenti, traffico intenso, forte meteo non rientrano nella casistica.

Come ottenere il rimborso

Il rimborso è automatico solo per chi ha il Telepass o un altro sistema di telepedaggio registrato sull’app. Chi non beneficia ancora di questo validissimo strumento e ritiene di aver avuto un tempo di percorrenza eccessivo può inviare una segnalazione all’app Free To X. Naturalmente, coloro che faranno richiesta e sono sprovvisti di Telepass, dovranno allegare lo scontrino del pedaggio. Il tagliando serve a certificare la presenza nel tratto indicato e, naturalmente, la percorrenza effettiva.

La richiesta verrà elaborata e vagliata in 24-48 ore, dopodiché si riceverà una notifica con l’esito. Se l’esito sarà positivo, si potrà ricevere il rimborso, in due modi:

  • chi ha un sistema di telepedaggio, in prospettiva potrà avere uno sconto in fattura (l’operazione è ancora allo studio);
  • con gli altri sistemi di pagamento, dopo la notifica dell’esito va indicato l’Iban del conto corrente sul quale si desidera che il rimborso venga inviato.

Quanto spetta di rimborso

Gli importi variano in base all’entità del ritardo e alla lunghezza del viaggio, in base a una tabella. Il diritto al rimborso scatta per ritardi superiori a 15 minuti rispetto al tempo standard. Di seguito riportiamo la tabella pubblicata sul sito ufficiale di Free to X:

Minuti di ritardo significativo 0-29KM 30-49KM 50-99KM 100-149KM 150-249KM 250-349KM 350-499KM PIU' DI500 KM
15-29minuti 100% 75% 50% 25% nulla nulla nulla nulla
30-44minuti 100% 100% 75% 50% 25% nulla nulla nulla
45-59minuti 100% 100% 100% 75% 50% 25% nulla nulla
60-89minuti 100% 100% 100% 100% 75% 50% 25% nulla
90-119minuti 100% 100% 100% 100% 100% 75% 50% 25%
più di120 minuti 100% 100% 100% 100% 100% 100% 75% 50%

Per le tratte fino a 29 chilometri, il rimborso è pari al 100% del pedaggio; lo stesso è previsto per la fascia da 30 a 49 chilometri tranne se il ritardo è inferiore a 30 minuti. In questo specifico caso, il rimborso scende al 75%. Tra i 50 e i 99 chilometri, invece, è atteso un rimborso del 50% per ritardi inferiori ai 30 minuti, e del 75% per quelli entro i 45 minuti. Sulle tratte più lunghe, si ha diritto a rimborso solo per ritardi significativi; ad esempio, oltre i 500 chilometri, spetta il 25% per ritardi da 90 a 119 minuti e il 50% per ritardi da 120 minuti in su.

Durante la fase sperimentale (fino al 31 dicembre 2021) i rimborsi saranno accumulati nella sezione dell'app "borsellino" e gli accrediti verranno erogati a partire da gennaio 2022, per i transiti effettuati dal 15 settembre, sul proprio conto corrente, tramite bonifico o direttamente in fattura, sulla base di accordi in corso di definizione.

Esempio

Recco – Genova Est (interamente sulla rete di Autostrade per l’Italia)Durata viaggio: 31 minutiTempo di riferimento del viaggio (a 100km/h - velocità di riferimento per i veicoli leggeri) è di 13 minutiIl pedaggio totale è di 0,90€, interamente di competenza Autostrade per l’Italia

Ritardo accumulatoRitardo di viaggio: 18 min (calcolato come differenza tra il tempo di viaggio di 31 min e il tempo di riferimento di 13 min)

Calcolo del rimborso dovutoRimborso erogato: 0,90€, calcolati come il 100% del pedaggio di competenza Autostrade per l’Italia, incrociando:

  • il ritardo significativo di 15 minuti (ovvero il minore tra ritardo di viaggio e ritardo da cantiere), che ricade nella fascia 15-29 min;
  • la lunghezza del viaggio di 29 km, che ricade nella fascia 0-29 km.

Le esclusioni

Naturalmente non tutti i cantieri sono riconosciuti come causa che dà diritto a rimborsi, restano infatti fuori:

  • quelli che non comportano riduzioni di corsie;
  • quelli in cui viene chiusa solo la corsia di emergenza;
  • quelli fuori dalla rete Aspi;
  • quelli su autostrade “a sistema aperto”, quindi con barriere solo all’inizio e alla fine, come la Milano-Laghi;
  • le autostrade gestite dalle controllate di Aspi.