Il mistero si infittisce attorno alle promesse di Tesla riguardo ai suoi modelli più economici. Mentre l'azienda di Elon Musk continua a garantire l'arrivo di veicoli a prezzi accessibili, il tempo stringe e la prima metà del 2025 volge al termine senza alcun segnale concreto di produzione. La questione solleva interrogativi non solo sulla strategia commerciale del colosso elettrico, ma anche sulla sua capacità di mantenere gli impegni presi con investitori e consumatori.
La saga dei modelli Tesla a basso costo affonda le radici in anni di annunci e ripensamenti strategici. Quello che inizialmente doveva essere un veicolo da 25.000 dollari, soprannominato "Model 2" dalla comunità degli appassionati, rappresentava la promessa di democratizzare la mobilità elettrica.
Il progetto prevedeva l'implementazione di un rivoluzionario metodo produttivo chiamato "unboxed manufacturing", pensato per ridurre drasticamente i costi di produzione e rendere accessibile la tecnologia Tesla a una fascia più ampia di mercato.
Tuttavia, la direzione dell'azienda ha subito una svolta significativa quando Musk ha deciso di concentrare le risorse sul progetto Robotaxi, lanciato recentemente ad Austin con risultati contrastanti. Questa riorganizzazione delle priorità ha comportato la cancellazione definitiva del modello da 25.000 dollari, una decisione inizialmente negata da Musk ma successivamente confermata dai fatti. Il metodo produttivo "unboxed" è stato quindi dirottato verso il Cybercab, il veicolo robotaxi proprietario che Tesla prevede di commercializzare.
Nonostante l'abbandono del progetto originale, Tesla ha continuato a mantenere viva l'aspettativa parlando genericamente di "modelli più economici". Questa formula è apparsa sistematicamente nei rapporti trimestrali dell'azienda a partire dall'aprile 2024, quando nel report del primo trimestre si parlava di un aggiornamento della linea di veicoli futuri per accelerare il lancio di nuovi modelli rispetto alla timeline originariamente comunicata.
Lars Moravy, responsabile dell'ingegneria veicolare di Tesla, aveva fornito rassicurazioni durante la chiamata del primo trimestre, spiegando che l'azienda stava ancora pianificando il rilascio di modelli entro l'anno. Le sue parole lasciavano intendere che, nonostante alcuni problemi dell'ultimo minuto da risolvere, non esistevano ostacoli significativi per iniziare la produzione nei tempi previsti. Moravy aveva inoltre sottolineato come l'obiettivo principale fosse l'utilizzo completo delle fabbriche esistenti, limitando la flessibilità progettuale alle linee produttive già operative.
L'assenza di qualsiasi comunicazione ufficiale o indiscrezione industriale solleva dubbi sulla reale esistenza di questi modelli. Tradizionalmente, Tesla anticipa i suoi lanci con campagne promozionali elaborate, presentazioni spettacolari e anni di attesa tra annuncio e consegna. Anche i semplici aggiornamenti di trim level vengono comunicati con mesi di anticipo, rendendo inusuale questo silenzio prolungato.
L'industria automobilistica raramente riesce a mantenere segreti assoluti, specialmente per aziende sotto costante osservazione mediatica come Tesla. Normalmente emergerebbero avvistamenti di veicoli camuffati, rapporti dai fornitori o fughe di notizie interne. L'ultima volta che Tesla ha sorpreso il mercato con un annuncio inaspettato risale al Roadster di nuova generazione, presentato otto anni fa ma mai entrato in produzione.
La situazione commerciale di Tesla renderebbe particolarmente opportuno l'arrivo di un modello più accessibile. L'azienda sta attraversando un periodo di declino delle vendite significativo in quasi tutti i mercati, aggravato da una linea di prodotti che mostra segni di invecchiamento. Negli ultimi sei anni, l'unico nuovo modello lanciato è stato il Cybertruck, che non ha ottenuto il successo sperato.
Anche il recente aggiornamento della Model Y, il veicolo più popolare di Tesla, non è riuscito a invertire la tendenza negativa delle vendite. La concorrenza si sta intensificando, particolarmente in Cina dove questo mese vengono lanciati quattro competitor diretti della Model Y. La Xiaomi YU7, appena annunciato, ha registrato 200.000 ordini in soli tre minuti, dimostrando l'appetito del mercato per alternative innovative.
Le difficoltà commerciali di Tesla sono amplificate dalle controversie legate alle posizioni politiche di Elon Musk, che hanno alienato parte della clientela tradizionalmente favorevole ai veicoli elettrici. Questi fattori combinati creano un contesto in cui l'arrivo di un modello più economico potrebbe rappresentare una strategia vincente per riconquistare quote di mercato.
Con la scadenza della prima metà del 2025 fissata per il 30 giugno, rimangono solo due giorni per vedere se Tesla riuscirà a mantenere le promesse ripetute nei rapporti trimestrali. Resta da chiarire se questi "modelli più economici" si concretizzeranno in veicoli completamente nuovi o semplicemente in versioni semplificate della Model 3 e Model Y esistenti. La formulazione ambigua utilizzata dall'azienda lascia spazio a interpretazioni diverse, alimentando ulteriormente il mistero attorno a una strategia che potrebbe rivelarsi cruciale per il futuro di Tesla.