Quanto costa mantenere una Tesla?

Quanto può costare mantenere una Tesla, durante un anno? Consideriamo che costi di manutenzione sono praticamente azzerati.

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a cura di Florinda Maraschi

Il nome Tesla è per molti quasi sinonimo di auto elettrica. I motivi sono vari e assolutamente validi. Fondata nel 2003, Tesla aveva come obiettivo quello di promuovere la transazione verso un mondo che usa fonti di energia rinnovabili. Nel 2009 presenta la Model S, la prima berlina completamente elettrica e nel 2012 è il turno della nuovoa Model X. Nel 2015 Tesla è stata nominata dalla rivista Forbes come l’azienda più innovativa al mondo. L’anno seguente, dopo la presentazione della Model 3, riceve ben 325.000 ordini solo nella prima settimana. E come non ricordare il lancio nello spazio della Roadster avvenuto nel 2018? Due anni dopo ha raggiunto il traguardo di 1 milione di auto vendute, ed è stata la prima tra le produttrici di veicoli elettrici, a raggiungere questo traguardo.

Oggi possiamo dire che la Model 3 sia il modello che rappresenta un punto di svolta nello sviluppo dell’azienda, avendole permesso di diventare leader del settore. Quando è uscita, la sua estetica pulita e gli interni minimali, l’hanno resa davvero diversa dalle auto fino a quel momento sul mercato, facendola apparire come arrivata dal futuro.

Il modello è oggi disponibile in tre versioni: Standard Range, l’unica equipaggiata con  un singolo motore posteriore; Long Range che offre un buon compresso tra prestazioni ed autonomia e la top di gamma, Performance, la cui particolare calibrazione della batteria regala alla berlina 5 posti, prestazioni da urlo con tempi da 0 a 100 pari a quelle di una supercar. I prezzi vanno da € 41.490 per la Standard, a € 52.990 per la Long Range fino ai € 59.990 portarsi in garage la Performance.

Per chi avesse invece bisogno di più spazio e meno sportività l’alternativa può essere la Model Y, disponibile a sua volta nella versione a trazione posteriore al prezzo di € 46.990, oppure a trazione integrale Long Range e Performance, rispettivamente al costo di € 53.990 e € 63.990. Dall’impostazione meno sportiveggiante, la Model Y si presta maggiormente ad essere usata come auto di famiglia. L'abbiamo provata e potete leggere le nostre impressioni nell'approfondimento dedicato.

Recentemente Tesla ha anche ridotto i tassi del leasing, ed avere una Tesla è diventato decisamente più facile, come vi abbiamo spiegato nel nostro articolo. Non dimentichiamo anche la possibilità di poter usufruire degli ecobonus 2023 messi a disposizione del governo per l'acquisto di vetture elettriche ed ibride

A fronte di questi prezzi di acquisto, quali saranno poi i costi annuali da affrontare per mantenere una di queste vetture?

Bollo

Uno tra i costi fissi per il mantenimento di un’auto, è il bollo o più correttamente, la tassa automobilistica. Si tratta di una imposta dovuta da tutti i proprietari di automobili ed ha scadenza annuale. L’importo del bollo è strettamente legato alla potenza e all’anno di produzione del veicolo. Questa tassa è gestita dalle regioni e dalle province autonome di Bolzano e Trento, escluse Sardegna e Friuli Venezia Giulia, dove invece è competenza dell’Agenzia delle Entrate.

Le auto elettriche godono dell’esenzione del pagamento delle tasse automobilistiche per cinque anni. Dopo tale periodo, è previsto il pagamento corrispondente ad un quarto di quanto previsto dal corrispettivo veicolo a benzina

Inoltre la Valle d’Aosta, regione auotonoma, con una propria legge interna ha disposto che i veicoli elettrici nuovi, immatricolati dal 1° gennaio 2019, possano godere di ulteriori tre anni di esenzione rispetto a quelli previsti dall'articolo 20 del decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 1953, n. 39. L'esenzione permane anche nel caso di passaggio di proprietà nel territorio della Regione.

Pneumatici

Ogni quanto sostituire i pneumatici della propria vettura dipende dal tipo di utilizzo e dalla quantità di chilometri percorsi all’anno, ma anche dal tipo di gomma o se l'auto viene conservata al ripario dalle intemperie. Mediamente i pneumatici vanno cambiati ogni 20.000 - 40.000 km, o al massimo entro 5 anni, ma a prescindere da questi dati, è bene verificare periodicamente lo spessore del battistrada e ancora più spesso la pressione. Vediamo quanto costa un set di gomme per i modelli Tesla presi in considerazione.

Una Model 3, in base alla versione, può montare cerchi da 18 o da 20 pollici. Prendendo in esempio la Standard con i cerchi più piccoli, per un treno di Michelin Primacy 4 nella misura 235/45 R18, spenderemmo circa € 828,00; discorso analogo per una Model 3 in versione Performance con cerchi da 20 pollici e che monta delle gomme 235/35.

Cambiando modello, e prendendo in considerazione una Model Y con ruote da 19 pollici, dovremmo spendere circa € 880,00 per quattro Pirelli Powergy nella misura 255/45 R19. Ricordiamo che le auto elettriche beneficiano particolarmente nell'utilizzare gomme specifiche; se disponibili, consigliamo quindi di utilizzare modelli pensati per le auto a batteria anziché per le proposte, più leggere, endotermiche.

Consumi

Per capire quanto spenderemmo nell’arco di un anno in elettricità per ricaricare le batterie della nostra Model 3 o Model Y, è necessario valutare alcuni parametri. Il primo da tenere in conto è il consumo medio al chilometro (espresso in Wh). Questo dato indica la quantità di energia elettrica che l’auto consuma mediamente per percorrere un chilometro.

Il dato relativo al consumo medio di un’auto è però influenzato da altri parametri oggettivi. Nel nostro caso, i consumi variano molto dalla versione Standard a motore posteriore, alla versione Performance, con doppi motori, quattro ruote motrici e una taratura sportiva della batteria.Un altro valore fondamentale è costo dell’energia elettrica (espresso in €/kWh), che inciderà notevolmente nel costo finale della ricarica della batteria. In questo caso, bisogna tenere in considerazione che la ricarica della batteria può avvenire sia collegandosi alla rete domestica che sfruttando una colonnina di ricarica pubblica o una colonnina della rete Supercharger di Tesla.

Per la Model 3 nella versione intermedia Long range, la casa dichiara un consumo medio di 150 Wh/km. Per fare i i nostri conti, dobbiamo capire quanti km possiamo percorrere con 1 kWh. Dal momento che la media è espressa in Wh (wattora) e non kWh (chilowattora, 1.000 Wh=1kWh) è necessario dividere 1.000 Wh per 150 Wh/km. Il risultato dell’esempio considerato è di 6,6 km/kWh. Possiamo quindi affermare che La Tesla Model 3 coprirà 6,6 chilometri con 1 kWh.Per ricaricare la batteria da 79 kWh da una colonnina della rete Supercharger, che è di proprietà di Tesla, si spendono 0,66 euro per kWh. Prezzo da poco rivisto alla luce dei rincari dell’energia che riguardano tutta l’Europa. Quindi per una ricarica completa serviranno poco più di € 52,00.

Per capire quanto costa una ricarica effettuata tramite l’energia elettrica di una rete “domestica”, invece, è necessario fare riferimento al costo al kWh che viene praticato dal proprio fornitore di energia elettrica; non possiamo stimare con precisione la spesa, riusciamo però tuttavia a comunicare con certezza che la ricarica in casa è molto più economica (e lenta).

Assicurazione

Tesla ha dei partner assicurativi, che cambiano in base al paese. In Italia il programma InsureMyTesla è stato sviluppato in collaborazione con Quixa e prevede delle tariffe specifiche e offerte esclusive. Anche Allianz ha un tariffario dedicato alle Tesla. Per esempio in Piemonte, la sola RC Auto può avere un costo medio di circa € 915. Ovviamente le variabili possono essere tante, e non è facile fare un preventivo significativo per tutti a causa delle numerose opzioni o garanzie accessorie disponibili, al comune di appartenenza e all’età del conducente etc. Ad esempio alla tariffa base sopracitata, se si aggiungono furto e incendio, il premio balza ad oltre € 3.200.

Manutenzione

La manutenzione è quasi assente. È abbastanza ovvio, ma spesso sorprende chi è meno pratico in materia. di veicoli elettrificati. Trattandosi di un’auto totalmente elettrica, e con una tecnologia assai avanzata, la quasi totalità delle componenti è gestita da un computer e quindi da software, che possono essere, se necessario, aggiornati anche da remoto, semplicemente collegando la propria auto alla rete dati. Tesla inoltre dichiara che i propri veicoli sono progettati per avere bisogno della minor manutenzione possibile. Una piccola serie di controlli o procedure basilari di manutenzione, quali cambio delle spazzole tergicristallo o controllo della pressione dei pneumatici, possono facilmente essere svolti in autonomia e sul sito è presente una pratica guida che aiuta l'utente a mantenere efficiente il proprio veicolo senza necessità di rivolgersi ad un'officina. Il filtro abitacolo, ad esempio, necessita di un cambio solo ogni due anni. Resta intesa la buona abitudine di controllare regolarmente lo stato dei pneumatici e delle pastiglie dei freni.

Revisione

Da non dimenticare anche il costo della revisione, fisso e calmierato per tutti. In questo caso per la Tesla, così come per tutti i veicoli elettrici, è da effettuare a partire dal quarto anno di immatricolazione, e poi ogni due anni, come indicato sulla propria carta di circolazione; il costo della revisione è di 66,88 euro. L’unica differenza rispetto alle auto “tradizionali” sta nell’assenza del controllo dei gas di scarico, visto che un veicolo elettrico, privo di combustione, non ne produce.