Crash test truccati, si ritira dal mercato il brand di auto giapponese Daihatsu

Falsificati i crash test per quasi 90mila vetture, fermate tutte le consegne.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Un clamoroso scandalo ha investito la casa automobilistica giapponese Daihatsu, controllata da Toyota oltre 20 anni. Secondo quanto riportato dall'agenzia Bloomberg, un'indagine ha svelato che i veicoli del marchio non sono stati adeguatamente testati per la sicurezza in caso di incidente.

L'inchiesta è scaturita da ammissioni avvenute ad aprile, quando Daihatsu ha confessato di aver manipolato i test di sicurezza per la collisione laterale su 88.000 auto compatte prodotte in Thailandia e Malesia e vendute nell'ultimo anno. Tale rivelazione ha scatenato un'indagine indipendente che ha portato alla luce ulteriori 174 irregolarità su 64 modelli, comprese alcune vetture a marchio Toyota.

Il colosso automobilistico Toyota, in seguito allo scandalo, ha dichiarato di non essere a conoscenza di incidenti correlati al problema e non è in grado di quantificarne l'impatto finanziario. Nel frattempo, Daihatsu ha dovuto sospendere la commercializzazione dei propri veicoli. Le ripercussioni potrebbero coinvolgere anche Mazda e Subaru, in quanto Daihatsu fornisce servizi a queste due case automobilistiche.

L'indagine ha rivelato che le unità di controllo degli airbag utilizzate nei crash test differivano da quelle effettivamente montate sui veicoli destinati ai clienti. Gli investigatori esterni, guidati da TUV Rheinland Japan, hanno evidenziato che le irregolarità hanno avuto inizio nel 1989, ma è dal 2014 che si sono intensificate.

Le condizioni di lavoro all'interno degli impianti di produzione sono al centro delle critiche, con l'accusa che i responsabili erano sotto eccessiva pressione per ottenere risultati positivi, impedendo loro di segnalare i problemi alle figure di comando superiori. 

Il marchio è particolarmente rilevante nel segmento delle "kei car", dove è leader insieme alla Suzuki. La risoluzione della questione si prospetta complessa e Toyota ha dichiarato che sarà necessaria una revisione a tutti i livelli, dalla gestione alle operazioni aziendali, fino alla struttura organizzativa e allo sviluppo delle risorse umane.