Che le bici elettriche siano una delle possibili soluzioni del prossimo futuro per la congestione del traffico nelle nostre città è certo, tuttavia un programma così enorme e innovativo come quello che a breve inizierà a Parigi non si era ancora mai visto. Île-de-France Mobilités, l'autorità dei trasporti pubblici della capitale francese, ha infatti annunciato un servizio di noleggio a lungo termine di biciclette elettriche che partirà dal settembre 2019.
Il servizio metterà gradualmente a disposizione dei parigini 10.000 biciclette con pedalata assistita in tutta l'Île-de-France, con la possibilità, a seconda della domanda, di arrivare fino a 20.000 veicoli. "La mobilità di domani sarà multipla: trasporto pubblico, car sharing, car pooling, veicoli intelligenti […] La bici elettrica ha un enorme potenziale di sviluppo", ha spiegato Valérie Pécresse, presidente della Île-de-France Mobilités e della regione dell'Île-de-France.
"È un modo ecologico ed efficiente di piegare verso le stazioni per brevi tragitti da 5 a 15 km in sostituzione della vettura. L'obiettivo di questo nuovo servizio pubblico è quello di consentire a quasi 200.000 parigini di scoprire la bici elettrica, e perché no, attivare l'atto di acquisto più tardi per andare in stazione o direttamente al lavoro".
Per quanto riguarda l'offerta vera e propria il costo sarà di 40 euro al mese, comprensivo di manutenzione e riparazione della bici. L'abbonamento mensile inoltre potrà essere pagato al 50% dal datore di lavoro o in aggiunta all'abbonamento dei mezzi per chi effettua viaggi intermodali, ad esempio metro e tratto finale in bici o qualsiasi altra combinazione che preveda l'uso misto di mezzi pubblici e privati.
La soluzione pensata da Île-de-France Mobilités sembra insomma perfetta per gli spostamenti su tratte medio-brevi, diciamo entro i 10 Km, consentendo anche una maggior diffusione dell'adozione delle biciclette elettriche, attualmente fortemente frenata dal costo piuttosto elevato delle stesse, che si aggira attorno ai 1500/2000 euro. Staremo a vedere come andrà l'esperimento ma c'è da augurarsi che venga replicato anche nelle nostre metropoli.