Energy Dome, la batteria a CO2 italiana è realtà

Energy Dome è una startup italiana che ha progettato una batteria a CO2: comprimendo ed espandendo il gas si riesce a generare corrente.

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a cura di Francesco Daghini

E' sempre più importante trovare modi efficienti per produrre e immagazzinare energia, non per niente gli investimenti nel campo delle batterie a tutto tondo sono aumentati in modo evidente negli ultimi anni e in Italia non siamo da meno: la startup Energy Dome ha messo a punto un progetto di una batteria a CO2 che permette di immagazzinare energia proveniente da fonti rinnovabili grazie all'utilizzo dell'anidride carbonica.

Il progetto di Energy Dome ha ricevuto importanti finanziamenti da società americane che ritengono particolarmente valida l'idea della startup italiana: grazie a questa batteria a CO2 è possibile immagazzinare energia proveniente da fonti che funzionano in modo intermittente, come ad esempio i pannelli solari o le pale eoliche, ed è un passo in avanti fondamentale verso la decarbonizzazione delle attività umane.

Ma come funziona davvero questa batteria a CO2? Il funzionamento è relativamente semplice, almeno nella spiegazione per i non addetti ai lavori: l'anidride carbonica è uno dei pochi gas sulla terra che può essere compresso e conservato in forma liquida a temperatura ambiente, e ciò significa che la CO2 in forma liquida è un liquido perfetto per immagazzinare energia in modo efficiente dal punto di vista dei costi, fintanto che la si utilizza in un processo di termodinamica a circuito chiuso.

In fase di compressione del gas si produce calore, e anche questo calore viene immagazzinato; per generare e distribuire energia invece, la CO2 viene riscaldata e riconvertita in gas che a sua volta va ad alimentare una turbina per produrre corrente. Tutto il sistema è sigillato e la CO2 in forma gassosa viene contenuta all'interno del sistema.

Un altro aspetto importante è che Energy Dome non necessita di materiali rari per realizzare il suo sistema: la batteria a CO2 utilizza soltanto acciaio, anidride carbonica e acqua. Non essendo dipendenti da materiali rari come il cobalto o il litio, questo impianto può essere facilmente installato e utilizzato ovunque nel mondo.

L'obiettivo di Energy Dome è quello di diventare un leader del settore energetico, specialmente sul mercato americano, e l'obiettivo è quello di avere il primo sistema pronto entro il 2024.