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a cura di Valentina Acri

La normativa Euro 7 continua a far discutere, tanto che nelle scorse ore è intervenuta l'Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica (Anfia). Non a caso, per mostrare la sua posizione del tutto contraria Anfia ha pubblicato un Position Paper, includendo alcune proposte indirizzate alle istituzioni.

Come sappiamo, la Commissione europea ha fissato al 1° luglio 2025 l’entrata in vigore delle normative anti inquinamento Euro 7.

Anfia si mostra totalmente contraria alla nuova normativa Euro 7, considerandola decisamente gravosa per l'intero settore delle quattro ruote.

La proposta Euro 7, in particolare in merito alle tempistiche di applicazione, al cambio di metodologia di prova per i veicoli pesanti e in relazione ai prospettati limiti emissivi di alcuni inquinanti, appare incongruente e decisamente gravosa per un settore cui l'Europa ha già chiesto uno sforzo importante per contribuire agli obiettivi comuni dell'unione.A seguito di un'approfondita analisi tecnica, il giudizio complessivo della filiera italiana sulla proposta di regolamentazione non può che essere fortemente critico in considerazione del fatto che la proposta appare in modo evidente incompleta e approssimativa. Più di tutto, appaiono del tutto inverosimili le tempistiche attuative proposte (2025 per i veicoli leggeri e il 2027 per i pesanti) visto che non sono state ancora definite le metodologie di prova e considerato il tempo necessario alla conclusione del processo legislativo di codecisione.

Non manca da parte dell'associazione Anfia una critica relativa all' analisi sull'impatto dell'Euro 7 fatta dalla Commissione Europea. Adottare un approccio improntato sulla neutralità tecnologica sarebbe indispensabile, secondo l'associazione, così come una maggiore attenzione verso l'idrogeno e i Low Carbon Fuels (LCF), i combustibili da fonti rinnovabili.

Riteniamo che la proposta così come presentata sia inaccettabile nel suo impianto perché estremamente severa e, dato il contesto, ai limiti della fattibilità e che debba essere profondamente rivista nel corso del processo di codecisione fra le istituzioni.

Nelle scorse settimane, a mostrare la sua posizione del tutto contraria è stato il CEO di Renault, Luca de Meo. Lo stesso ha, infatti, sottolineato che la nuova normativa Euro 7 non potrà che portare ad un esponenziale aumento dei costi dei veicoli.