In un’epoca in cui l’industria automobilistica guarda con sempre maggior interesse alla sostenibilità e all’economia circolare, è sorprendente scoprire che alcune delle idee più rivoluzionarie affondano le radici in tempi ben lontani. È il caso della cosiddetta Hemp Body Car, un prototipo visionario ideato da Henry Ford nel 1937.
Questo modello sperimentale, mai entrato in produzione, fu realizzato utilizzando pannelli plastici derivati da soia e canapa. La vera innovazione, però, non risiedeva solo nei materiali, ma anche nella filosofia che lo guidava: creare un’auto leggera, resistente e soprattutto realizzata con risorse rinnovabili. Il motore era alimentato a etanolo prodotto dalla stessa canapa, rendendola una delle prime auto a emissioni ridotte, se non nulle.
Il telaio in acciaio tubolare sosteneva quattordici pannelli spessi circa sei millimetri, contribuendo a un peso notevolmente inferiore rispetto ai veicoli tradizionali dell’epoca. Ford stesso volle dimostrare la resistenza del materiale, colpendo il retro dell’auto con una mazza durante una presentazione pubblica, senza provocare danni evidenti. Una scena che, a pensarci oggi, ricorda la dimostrazione d’impatto del Tesla Cybertruck.
Purtroppo, lo scoppio della Seconda guerra mondiale pose fine a questo esperimento. La produzione di veicoli civili rallentò drasticamente, e con la morte di Ford nel 1947 e il successivo divieto di coltivazione della canapa negli Stati Uniti, l’auto “verde” cadde nell’oblio.
Oggi, mentre l’Unione Europea lavora a nuove direttive che impongono il recupero e il riutilizzo dei materiali delle auto a fine vita, l’idea di un veicolo costruito con materiali naturali e rinnovabili appare più attuale che mai. L’ACEA (l’associazione dei costruttori europei) sottolinea però l’importanza di soluzioni pratiche e affidabili, affinché la transizione ecologica non comprometta sicurezza, prestazioni e qualità.
La Hemp Body Car ci ricorda che il connubio tra innovazione e rispetto per l’ambiente non è una moda recente, ma un percorso iniziato quasi un secolo fa.
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