Il mercato automobilistico italiano affronta nel 2025 sfide significative: le vendite di auto elettriche stentano a decollare, attestandosi su una quota di mercato ancora ridotta intorno al 5% nei primi mesi dell'anno, mentre il parco circolante nazionale continua a mostrare un'età media preoccupantemente elevata. In questo scenario, gli incentivi auto emergono come uno strumento strategico fondamentale. Essi mirano a stimolare l'acquisto di veicoli nuovi, specialmente quelli a zero emissioni, e a svecchiare le auto presenti sulle nostre strade, offrendo un supporto economico concreto ai cittadini e alle imprese.
Negli anni passati, l'Ecobonus ha giocato un ruolo importante nel sostenere l'acquisto di auto elettrificate. Con l'esaurimento dei fondi precedenti, si è resa necessaria una nuova iniezione di risorse. La soluzione è arrivata attraverso una revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). È stato infatti deciso di riallocare una quota significativa di fondi, originariamente destinati ad altri scopi, per finanziare un nuovo e robusto piano di incentivi. Questa mossa sottolinea la volontà di dare un impulso deciso alla mobilità elettrica (e ai suoi derivati, tipo le wallbox), considerata un pilastro della transizione ecologica del Paese.
597 Milioni per l'elettrico
Il cuore del nuovo piano è un fondo da 597 milioni di euro. Queste risorse, inizialmente previste per la realizzazione di oltre 20.000 colonnine di ricarica, sono state reindirizzate per affrontare quella che è vista come la priorità attuale: aumentare il numero di auto elettriche in circolazione. L'obiettivo dichiarato è ambizioso: incentivare la rottamazione di circa 39.000 veicoli con motore termico, sostituendoli con altrettanti veicoli elettrici nuovi. Questo meccanismo a doppia azione punta a ridurre drasticamente le emissioni e a modernizzare il parco auto italiano.
Incentivi per i privati legati all'ISEE
Il nuovo schema di incentivi è pensato per essere accessibile e socialmente equo, rivolgendosi principalmente ai privati. L'accesso al bonus è strettamente legato alla rottamazione di un veicolo inquinante e al rispetto di specifici requisiti ISEE. Per i cittadini con un ISEE fino a 30.000 euro, è previsto un contributo sostanzioso che può arrivare a 11.000 euro per l'acquisto di un'auto elettrica. Per chi ha un ISEE compreso tra 30.001 e 40.000 euro, l'incentivo può raggiungere i 9.000 euro. Superata la soglia dei 40.000 euro di ISEE, non sarà possibile accedere a questi specifici bonus statali. È fondamentale agire con tempismo: questi nuovi incentivi, una volta ottenuta l'approvazione finale, saranno disponibili fino al 30 giugno 2026, salvo esaurimento anticipato dei fondi stanziati.
Il piano non dimentica il mondo produttivo. Anche le microimprese potranno beneficiare di un supporto per l'acquisto di veicoli elettrici, in particolare quelli destinati al trasporto merci. Per i veicoli di categoria N1 e N2, fino a un massimo di 12 tonnellate, è previsto un contributo pari al 30% del valore del veicolo. Questo aiuto economico ha un tetto massimo fissato a 20.000 euro, rappresentando un aiuto concreto per le piccole realtà imprenditoriali che desiderano rinnovare la propria flotta in chiave sostenibile.
Gli incentivi Regionali: l'esempio della Lombardia
Accanto agli sforzi nazionali, è cruciale considerare le iniziative locali. Molte Regioni italiane promuovono autonomamente piani di incentivazione. Un esempio significativo è la Regione Lombardia, che ha attivato il piano "Rinnova Parco Veicolare 2025". Questa misura offre ai residenti contributi che possono arrivare fino a 3.500 euro per l'acquisto di un'auto elettrica (con prezzo massimo di 40.000 euro IVA esclusa), a fronte della rottamazione di un veicolo inquinante (benzina/metano/GPL Euro 0-2 o diesel Euro 0-5). Sono previsti anche contributi fino a 2.500 euro per auto con emissioni tra 61 e 120 g/km. Le domande per questo bando specifico scadono il 31 ottobre 2025. Si raccomanda a tutti i cittadini di verificare sempre sul sito della propria Regione l'esistenza di bandi attivi.
Oltre all'acquisto, esistono agevolazioni per ridurre i costi di gestione. Le auto elettriche, e in molte regioni anche le ibride, beneficiano dell'esenzione dal pagamento del bollo auto, solitamente per i primi 5 anni, con una riduzione successiva. Questo rappresenta un risparmio fisso annuale non trascurabile. Inoltre, è importante menzionare il bonus colonnine elettriche, che offre un rimborso sulle spese per l'installazione di punti di ricarica privati. È bene verificare le scadenze per l'accesso a questo bonus, che per l'annualità in corso potrebbero essere imminenti o già passate, e informarsi su eventuali rifinanziamenti futuri.
Gli incentivi auto 2025, potenziati dai fondi PNRR, offrono una straordinaria opportunità per gli italiani di passare a una mobilità più pulita, moderna ed economicamente vantaggiosa. Con un forte accento sull'elettrico, sulla rottamazione e sull'equità sociale tramite l'ISEE, il governo punta a una svolta decisa. È essenziale, tuttavia, restare informati tramite i canali ufficiali, come il sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, e agire tempestivamente, sia per i bonus nazionali che per quelli regionali, per non perdere l'occasione di contribuire a un futuro più verde risparmiando sull'acquisto della prossima auto.