Guida autonoma: l'80% degli intervistati pensa sia troppo presto

Il sondaggio annuale condotto dalla AAA americana non lascia spazio a dubbi: l'80% degli intervistati pensa sia troppo presto per avere auto con guida autonoma.

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a cura di Francesco Daghini

Il tema dei sistemi di guida autonoma sta diventando sempre più caldo nel settore dell’industria automobilistica: l’obiettivo finale è chiaramente quello che realizzare auto che siano in grado di guidarsi da sole, eliminando quanto più possibile gli errori umani e le necessità di input da parte di chi si trova all’interno dell’abitacolo. A giudicare però da alcuni sondaggi effettuati dalla AAA – la American Automobile Association – su circa 1000 americani, sembra che al pubblico non interessi più di tanto muoversi con convinzione in quella direzione, almeno per ora.

La AAA realizza questi sondaggi su base annuale, e ogni anno pone la stessa domanda: cosa ne pensi delle auto a guida autonoma? La risposta, quest’anno, è stata davvero chiara da parte degli intervistati: circa l’80% di chi ha partecipato al sondaggio preferirebbe che le case automobilistiche si concentrassero a migliorare gli attuali sistemi di sicurezza presenti, mentre solo il 20% pensa che bisognerebbe aumentare gli sforzi nello sviluppo della guida autonoma.

Ad oggi, molti dei sistemi di sicurezza avanzati – come la frenata automatica di emergenza – non sono disponibili sulle auto di fascia economica: su tante auto si trova almeno uno di questi sistemi, ma per avere un pacchetto completo bisogna sempre puntare su modelli o allestimenti più costosi. Inoltre, la quantità di problemi tecnici legata a questi sistemi di sicurezza è altissima, in media si calcola un problema – che non significa necessariamente che il sistema ha smesso di funzionare, si può trattare anche di un malfunzionamento temporaneo – ogni 12 kilometri percorsi: un dato spaventoso, specialmente per chi percorre molti kilometri e si fida di come funzionano questi sistemi. Quanti di voi si preoccupano che l’airbag sia correttamente attivo, o che l’ABS entri in funzione quando necessario? Probabilmente nessuno, o davvero in pochi, e questo è dovuto al lungo e continuo sviluppo che si è fatto nei confronti di queste fondamentali tecnologie di sicurezza.

Infine, come vi avevamo già raccontato in un articolo pubblicato la scorsa settimana, l’aumento costante di tecnologia a bordo – con l’apice che può essere considerata la guida autonoma – espone l’auto a pericoli informatici, vista la facilità con cui un hacker malintenzionato può inserirsi nei sistemi dell’auto.