Ora Honda, a distanza di qualche settimana, specifica che abiliterà un modello di vendita simile limitato però per le funzionalità abilitate ai dati poiché l'utilizzo dei dati non è gratuito. A questo proposito, Jay Joseph, vicepresidente di Honda, ha precisato ai microfoni di The Drive che alcune funzionalità, come l'avvio remoto AcuraLink di Acura, richiedono dati cellulari per funzionare e quindi richiederebbero un pagamento da parte del cliente. Ha inoltre aggiunto che le funzionalità di sicurezza, come quelle relative alla guida, saranno sempre disponibili come forma di pagamento classica, mentre gli utilizzi aggiuntivi dei medesimi sensori, come il parcheggio avanzato, saranno disponibili in abbonamento.
Quindi l'hardware preesistente verrà, in effetti, utilizzato per offrire nuove funzionalità ai clienti, ma non richiederà di spendere ulteriore denaro per una funzionalità che è già stata pagata al momento dell'acquisto dell'auto. Come abbiamo spiegato all'inizio, questo è molto simile a ciò che comportano i servizi di abbonamento di BMW.
Honda, come Stellantis e tanti altri, vede il potenziale di guadagno futuro in funzionalità aggiuntive a cui è possibile accedere tramite un abbonamento: "Possiamo aggiungere queste cose [ausili per il parcheggio] via etere, dopo l’acquisto. Possiamo aggiornarle. Possiamo immagina nuove funzionalità del genere. Pensiamo che l'opportunità risieda in questo tipo di pensiero". Prevediamo che le case automobilistiche continueranno a perfezionare le funzionalità esistenti utilizzando gli aggiornamenti OTA, ma quando una nuova funzionalità diventa disponibile e può essere trasmessa utilizzando questi stessi aggiornamenti, si presenta l'opportunità per Honda e altri di fare soldi. Non è escluso quindi che in futuro i produttori possano offrire una sorta di “DLC” dei propri modelli, contenuti da sbloccare previo una sorta di pagamento, in abbonamento o meno.