I controlli touch sulle auto non piacciono, meglio quelli fisici dice Volkswagen

La ID. 2all di Volkswagen torna ai pulsanti fisici, ascoltando il feedback critico dei clienti europei. La ID. 2all sarà prodotta in Europa nel 2025, e costerà meno di €25.000.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Volkswagen ha deciso di reintrodurre pulsanti fisici in tutte le nuove auto, prendendo ispirazione dalla concept car ID. 2all. L'approccio touch-heavy adottato su Golf Mk8 e ID.3 ha ricevuto critiche dai clienti europei, spingendo la compagnia a un'inversione completa nel design. Darius Watola, designer degli interni di VW, ha dichiarato che la ID. 2all mostra "un nuovo approccio per tutti i modelli" in risposta al "recente feedback dei clienti". Il colosso tedesco aveva già annunciato il cambio di strategia circa un anno fa

Il CEO Thomas Schäfer ha affermato che l'approccio touch ha causato notevoli danni al brand. Il dirigente sembra quindi spostare l’idea che i touchscreen sulle auto sono una moda passeggera? Forse sì, ma non è ancora il momento di tirare conclusioni. 

Il nuovo interno presenta una fila di pulsanti fisici retroilluminati per il controllo del clima e un controller rotante sulla console centrale, simile al sistema iDrive di BMW. Oltre al touchscreen centrale per l'infotainment, c'è uno schermo dedicato alle informazioni di guida. Watola ha sottolineato l'importanza di avere uno schermo nel campo visivo del conducente per garantire la sicurezza. La richiesta di "più pulsanti fisici" da parte dei clienti europei è stata determinante nella decisione.

Ci sono novità anche per quanto riguarda i materiali, come la progressiva eliminazione di plastica dura, colla, pelle e cromo, privilegiando superfici morbide e materiali sostenibili, con l'utilizzo limitato di legno e metallo. Watola spera di mantenere molte caratteristiche e materiali della concept nella produzione del 2025. Tuttavia, parliamo di un’auto che in teoria dovrà costare meno di €25.000, un aspetto che potrebbe limitare l'uso di materiali premium.

La produzione di serie è prevista nel 2025, sebbene il nome ID. 2 sembri non essere confermato per i concessionari.

Il touchscreen ha ancora dei limiti

Usare solo comandi touch rende l’auto più scomoda, o persino pericolosa? Sicuramente sì se i comandi touch sono fatti male, e con questo voglio dire che non si può progettare la plancia di un’auto come se fosse uno smartphone. 

E la ragione è semplice: certi comandi devono essere accessibili e utilizzabili senza distogliere lo sguardo dalla strada, o distogliendo il meno possibile, idealmente per meno di due secondi. Che è più o meno il tempo che ti serve per cambiare la temperatura, attivare lo sbrinamento e così via. 

Alcuni comandi touch oggi come oggi invece sono semplicemente inutilizzabili durante la guida. Va bene se si tratta di cose “superflue”, come scorrere le stazioni radio memorizzate oppure i contatti del telefono per fare una chiamata. E va benissimo che per certe cose ci siano, per fortuna, alternative meno complicate del touchscreen. 

In teoria però si potrebbero progettare dei touchscreen che garantiscano usabilità e sicurezza. Sarebbe forse difficile, e forse nel settore automotive mancano le giuste competenze; dopotutto l’ergonomia di base dell’automobile non cambia da oltre un secolo, ed è comprensibile che ci siano resistenza al cambiamento. 

I limiti oggi esistono e sembrano insuperabili, e sicuramente la maggior parte degli automobilisti non ha nessuna voglia di imparare a usare un nuovo sistema e ancora meno di affrontare dei rischi. 

Per non parlare poi del fatto che le classiche manopole costano meno che mettere un touchscreen per fare tutto. 

Ma non è il caso di farsi illusioni o strane idee: questi problemi saranno risolti in fretta, e presto i “controlli fisici” saranno un ricordo.