L'affidabilità a lungo termine dei veicoli è diminuita in tutta l'industria automobilistica: non lo diciamo noi, ma l'analisi condotta da J.D. Power negli Stati Uniti. Nello studio, pubblicato di recente, le auto elettriche si posizionano molto al di sotto delle loro controparti a motore tradizionale. Il punto dolente? La maggiore usura degli pneumatici, ma la causa non è così semplice come si potrebbe pensare.
Il 39% dei proprietari di auto elettriche (BEV) ha dichiarato di aver dovuto sostituire gli pneumatici almeno una volta negli ultimi 12 mesi, rispetto al solo 20% dei proprietari di auto a benzina o diesel. Le ragioni del maggiore degrado degli pneumatici nei veicoli elettrici sono molteplici. Per cominciare, i veicoli elettrici richiedono meno manutenzione grazie al minor numero di componenti e alle trasmissioni meno complesse. Questo impatta sulle gomme: non portando l'auto elettrica in assistenza, si tende a dimenticare gli intervalli di manutenzione regolare e di conseguenza la rotazione o la sostituzione degli stessi (almeno negli Stati Uniti).
Bridgestone e altri produttori di pneumatici, per esempio, hanno dichiarato che la rotazione periodica degli pneumatici uniforma l'usura e massimizza la durata del battistrada. Inoltre, i veicoli elettrici sono generalmente più pesanti delle altre auto a causa delle batterie. La coppia istantanea dei motori elettrici, una caratteristica distintiva, porta anche a una maggiore usura degli pneumatici: i motori elettrici erogano la coppia in modo più preciso e rapido alle singole ruote con microregolazioni per ottimizzare la trazione in ogni momento.
Insomma, l'usura maggiore abbinata a un tagliando meno frequente sembra che abbia "manipolato" indirettamente i risultati; forse, le comodità dell'auto elettrica in alcuni casi sarebbero da rivedere.