Il modello degli incentivi americano non piace all'Europa

ACEA e produttori asiatici sono contrari ai nuovi incentivi USA che favoriscono l'industria statunitense.

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a cura di Florinda Maraschi

Negli Stati Uniti è stato ufficialmente approvato il disegno di Legge Inflation Reduction Act, il cui contenuto è destinato a far discutere ancora per molto; le prime perplessità sono giunte dall’ACEA (l’associazione di costruttori di automobili europei) riguardanti i vincoli necessari per l’ottenimento del bonus.

Nel dettaglio, la Inflation Reduction Act prevede infatti incentivi fino a 7.500 dollari per l’acquisto di auto elettriche, ma valido solo se queste sono state assemblate negli USA, e anche che i materiali utilizzati per la produzione delle batterie provengano dal mercato locale o da paesi con cui gli Stati Uniti hanno accordi di libero scambio. Tale decisione è strettamente legata all’interesse di favorire l’industria statunitense a discapito di quella cinese. Per l’Unione Europea la chiusura degli USA nei confronti del mercato libero, va contro con le regole del Wto (World Trade Organization, l'Organizzazione Mondiale del Commercio). La scelta di concedere i bonus basandosi su criteri territoriali e non ambientali, rischierebbe di ridurre la platea di potenziali beneficiari, a svantaggio non soltanto del mercato globale, ma soprattutto del benessere del nostro pianeta.

Infatti, nella sua nota, ACEA dichiara che “La portata degli incentivi per i veicoli elettrici deve essere molto più inclusiva per raggiungere il tasso di cambiamento ambientale positivo a cui il nostro settore è impegnato.” In precedenza Giappone e Corea del Sud si erano unite al coro di dissenso. Il portavoce della Japan Automobile Manufacturers Association (JAMA) aveva dichiarato che attenderà sviluppi sulla vicenda e che si consulterà col Governo su come rispondere a questa iniziativa. Mentre Seoul non aveva nascosto la propria preoccupazione in merito, ritenendo che la nuova legge potesse violare l'accordo di libero scambio tra Stati Uniti e Corea del Sud. L'ambasciatore sudcoreano negli Stati Uniti Cho Tae-yong ha affermato che il proprio paese e gli USA hanno concordato di dar vita ad un tavolo di discussione a livello governativo sui modi per ridurre al minimo qualsiasi potenziale danno dall'IRA alle esportazioni di automobili sudcoreane.

Non sarà semplice per il Governo americano ignorare le vibranti proteste che stanno arrivando dal resto del mondo.