La Cina vuole veramente sfidare Ferrari con una nuova supercar

La cinese Great Wall sfida Ferrari con una supercar segreta, frutto di cinque anni di sviluppo. E non sarà neppure elettrica

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a cura di Tommaso Marcoli

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Great Wall Motors (GWM), gigante dell'industria automobilistica cinese noto principalmente per robusti pick-up e SUV, sta segretamente preparando un progetto ambizioso che potrebbe scuotere le fondamenta del mercato delle supercar. Dopo cinque anni di sviluppo nell'ombra, l'azienda ha rivelato l'intenzione di creare una vettura sportiva capace di superare Ferrari, in una dichiarazione che mescola audacia imprenditoriale e orgoglio nazionale. La notizia rappresenta un paradosso interessante: mentre la Cina domina il mercato globale dei veicoli elettrici, cerca contemporaneamente di affermarsi anche nel segmento più emozionale e tradizionale dell'automobile.

Il Chief Technology Officer di GWM, Wu Huixiao, ha recentemente rilasciato dichiarazioni sorprendenti tramite la piattaforma Weibo, affermando senza mezzi termini che la futura supercar del marchio sarà "migliore di una Ferrari". Una promessa audace che segna un cambio di rotta radicale per un'azienda finora conosciuta per prodotti pratici come i veicoli del brand Tank o modelli elettrici dal design peculiare come la Ora 03 (precedentemente nota come Funky Cat).

Sebbene i dettagli tecnici rimangano avvolti nel mistero, le indicazioni puntano verso una configurazione ibrida plug-in, seguendo l'esempio della Ferrari SF90 Stradale, che sembra essere il benchmark di riferimento per il progetto. L'ispirazione Ferrari non è casuale, considerando che il presidente di GWM, Jack Wei, è stato recentemente avvistato alla guida proprio di una SF90, in quello che appare un evidente studio del "nemico".

Le potenzialità tecniche non mancano: GWM dispone già di powertrain avanzati, come quello della Tank 500 Hi4-Z, che combina un motore 2.0 quattro cilindri con una coppia di motori elettrici per una potenza complessiva superiore agli 850 CV. Alternativa interessante è anche il propulsore della Tank 700, un V6 biturbo da 3 litri capace di erogare 520 CV.

Il progetto, nonostante l'assenza di una presentazione ufficiale, procede con determinazione. GWM ha persino reclutato un esperto del leggendario circuito del Nürburgring per ottimizzare le prestazioni della vettura in condizioni estreme. Tuttavia, le sfide tecniche non mancano: la realizzazione del telaio in carbonio rappresenta uno degli ostacoli principali, insieme ai costi di produzione che potrebbero compromettere la fattibilità commerciale dell'intera operazione.

La vera domanda che aleggia intorno a questo progetto va oltre le mere specifiche tecniche: può un costruttore cinese, per quanto tecnologicamente avanzato, creare un'auto capace di competere con il fascino di Ferrari? Se sul piano delle prestazioni pure la battaglia potrebbe essere equilibrata, sul fronte dell'heritage e del valore emozionale la distanza appare siderale.

Il valore simbolico di Ferrari, costruito in decenni di competizioni, innovazioni e creazione di un'identità inconfondibile, rappresenta una barriera intangibile ma formidabile. Anche qualora GWM riuscisse a produrre una supercar tecnicamente superiore, il potere evocativo del Cavallino Rampante difficilmente potrebbe essere replicato.

La strategia di GWM potrebbe tuttavia fare leva su un fattore competitivo determinante: il prezzo. Una supercar cinese con prestazioni paragonabili ma offerta a un costo significativamente inferiore potrebbe aprire il segmento delle auto sportive di altissima gamma a una nuova fascia di acquirenti, ridefinendo gli equilibri del mercato. Questa sarebbe una rivoluzione non da poco in un settore tradizionalmente dominato da marchi europei e caratterizzato da listini proibitivi.

Il progetto di Great Wall Motors rappresenta qualcosa di più di una semplice iniziativa commerciale: simboleggia l'evoluzione dell'industria automobilistica cinese, che dalla produzione di veicoli economici punta ora a scalare anche le vette più esclusive del mercato mondiale. L'ambizione cinese non conosce limiti e, dopo aver conquistato il mercato dei veicoli elettrici di massa, ora punta al cuore emozionale dell'automobile: le supercar, fino a oggi ultimo baluardo dei costruttori occidentali.

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A copiare siamo tutti bravi..
Bisogna vedere cosa rimane del proprio sacco..

Ma soprattutto.. ferrari ha una storia e una morale alle spalle.. non è un semplice "brand"
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