La Panda elettrica sarà economica grazie a una batteria senza cobalto

La nuova Panda potrebbe usare batterie LFP di nuova concezione.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Il debutto della nuova e-C3, l'elettrica compatta di casa Citroen, ci ha fornito una prima panoramica sulla nuova piattaforma Smart Car di Stellantis, che molto probabilmente darà vita anche alla futura Panda. Tra le novità più attese, sembra che il marchio possa usare batterie LFP, ovvero soluzioni di nuova concezione che offrono, tra i vari punti, anche maggiore economicità.

Il litio-ferro-fosfato (LFP) sta emergendo come una soluzione di batteria più economica e sostenibile, svolgendo un ruolo chiave nell'offrire veicoli elettrici accessibili a un pubblico sempre più ampio. A differenza delle batterie NMC e NCA, le batterie LFP non contengono nichel, cobalto e magnesio, il che si traduce in costi di produzione inferiori. Inoltre, sono più resistenti e meno suscettibili a problemi termici rispetto ad altri modelli.

Questo tipo di batteria è attualmente impiegata in diversi modelli in commercio, come MG ZS EV, BYD Atto 3 (con la sua Blade Battery) e alcune varianti del Tesla Model 3 e Model Y. Uno dei vantaggi chiave delle batterie LFP è la loro durata; possono infatti supportare oltre 3.000 cicli di ricarica completa, rispetto ai 1-2.000 delle NMC. Tesla, a questo proposito, raccomanda la ricarica al 100% per calibrare correttamente le batterie LFP e ottenere una percentuale accurata della carica residua, il che compensa il ciclo di vita più lungo di queste batterie.

Il difetto, che ha limitato finora l'uso di questa tecnologia, è la densità energetica inferiore, ma gli sviluppi tecnologici stanno migliorando continuamente questo valore.