L'auto con motore ad aria sarà prodotta in Sardegna

Il sogno di un'auto ad aria compressa riparte dalla provincia di Nuoro tra mille dubbi.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

L'auto ad aria compressa non è una chimera, ma un progetto concreto che vedrà la luce entro la fine di quest'anno. La faranno a Bolotana, in Sardegna, e si chiamerà Airpod. A produrla ci penserà il consorzio Air Mobility, che ha ottenuto la licenza per rendere concreta l'idea dell'ingegnere Cyrill Guy Nègre.

La "casa madre" francese si chiama MDI, che però non produce direttamente le auto: si limita a concedere le tecnologie in licenza e a gestire la catena in modo da ridurre al minimo i costi. Detengono anche il brevetto di questo motore che sfrutta l'aria compressa per generare energia. In linea di massima, si tratta di un propulsore termico nel quale l'aria compressa sostituisce la benzina. 

Airpod

L'idea non è del tutto nuova, anzi Peugeot-Citroen ha anche delle auto ibride che usano questo sistema. L'auto che sfrutta esclusivamente questo tuttavia è stata finora solo un'idea, un progetto che ha riempito le pagine di molti giornali ma nulla di più.  

Stavolta sembra (di nuovo) che sia tutto vero: le linee di produzione sono quasi pronte, i contratti firmati e i prototipi messi in bella mostra nelle fotografie. Si pensa di avviare la produzione con due modelli: quello principale da 280 Kg e 7 KW, velocità max 80 KM/h e autonomia 120 Km. E un altro da 4 KW, che si guida con la patente A e può raggiungere i 45 Km/h al massimo – ma vanta un bagagliaio da 500 litri, di cui 30 refrigerati.

La fabbrica dovrebbe essere quasi autonoma dal punto di vista energetico, e anche questo dettaglio dovrebbe permettere di proporre la Airpod a solo 7.500 euro. Il proprietario poi dovrebbe mettere in conto anche 4 euro di spesa ogni cento chilometri per "fare il pieno", presso colonnine apposite in 2 minuti e mezzo, oppure con una presa elettrica a casa, in 3,5 ore.  

Resta comunque uno di quei casi in cui non si può dare nulla per scontato, ed eè meglio fermarsi a un prudente "se non vedo non credo". Sì perché Airpod ha un passato burrascoso: il precedente progetto Eolo non è mai decollato veramente, e si sono addotte ragioni di ogni tipo - persino ipotesi di complotti orditi dalle società petrolifere.

Dalle dichiarazioni più recenti sembrerebbe che gli errori commessi in passato siano serviti a correggere il tiro, e ora i problemi sarebbero risolti. Vedremo se le fabbriche apriranno davvero in Sardegna e in India, dove Tata sarebbe pronta a produrre un milione di veicoli l'anno; in questo caso l'auto si chiama MiniCat, ma anche su questo contratto i fatti sono un po' nebbiosi.

Di certo è un sogno bellissimo, quello di un auto che si muove grazie ad aria compressa e che usa solo elettricità prodotta da fonti rinnovabili. Niente inquinamento, niente petrolio, costi contenuti: nessuno potrebbe dire di no a un'offerta simile, se fosse vera.

MiniCat

Finora però si è sempre finiti a parlare di bufala vera e propria, un po' per gli allarmi "al complotto!" che sono circolati e un po' perché la realizzazione tecnica dell'Airpod presenta sfide davvero complesse. "Sono ormai tredici anni (dal MotorShow di Bologna del 2001) che Guy Negre promette un'auto ad aria", ricorda il sempre attento Paolo Attivissimo, ma di concreto ancora non si è visto nulla. Eppure sotto sotto non possiamo evitare di sperare che stavolta sia la volta buona. E voi?