Le elettriche di Ford richiedono molta meno manodopera, tagli in arrivo?

La conversione all'elettrico potrebbe portare diversi tagli al personale se non verranno presi provvedimenti in tempo in termini di forza lavoro.

Avatar di Luca Rocchi

a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Il CEO di Ford Jim Farley ha annunciato nelle scorse ore che la produzione di veicoli elettrici richiede meno manodopera rispetto alle auto tradizionali endotermiche. Il comunicato, dal contenuto quasi sconcertante, cita una spaventosa riduzione di circa il 40% in termini di impegno e tempo.

Il motivo è relativamente semplice se si guarda alla costruzione di una elettrica standard utilizzata come Mustang Mach-E e F-150 Lightning. Sotto il pianale è disponibile una grande batteria incastonata nel pavimento tra gli assi e un motore elettrico su ciascun asse. I motori sono elementi elementari e, in media, contengono meno di 20 parti. Un motore a benzina, invece, è molto più complesso ed è composto da circa 2.000 parti mobili.

Meno complessità porta a una forza lavoro più contenuta. C'è anche da chiedersi quale sarà l'effetto sulla rete di vendita e sull'assistenza, ma quel particolare argomento non è stato ancora violato. Farley ai microfoni del Financial Times, ha divulgato i propri piani per mantenere i posti di lavoro in casa Ford mentre marcia verso l'obiettivo di vendere il 50% di elettriche entro il 2030.

Il piano del numero uno di Ford è quello di internalizzare la catena di approvvigionamento, così che tutti abbiano un importante ruolo nella crescita e non si debba necessariamente dipendere da fonti esterne. In altre parole, significa che Ford probabilmente andrà a fare acquisti folli per procurarsi parti e materiali, proprio come fece Henry Ford quando fondò per la prima volta la Ford Motor Company.

"Se Henry Ford fosse tornato in vita, avrebbe pensato che gli ultimi 60 anni non sono stati così entusiasmanti, ma apprezzerebbe questo momento in quanto stiamo reinventando totalmente l'azienda", ha commentato Farley.

Farley fa riferimento all'ossessione di Ford riguardante il controllo assoluto su tutto. All'inizio l'azienda possedeva cave, miniere e piantagioni di gomma. Se Henry Ford fosse vivo oggi, possiederebbe sicuramente una fabbrica di semiconduttoi e un impianto di batterie. Fatte tutte queste premesse e al netto degli importanti investimenti di Ford durante il 2022 in materia di batterie, la cifra condivisa da Farley è comunque allarmante. Come abbiamo visto all'inizio di quest'anno, Ford non è contraria a licenziare dipendenti per portare avanti la sua missione a zero emissioni.