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a cura di Vittorio Pipia

Il parlamento Europeo ha votato con larga maggioranza il decreto legge che prevede una diminuzione delle emissioni di anidride carbonica del 40% entro il 2030 sulle nuove auto.

L'approvazione è avvenuta con 389 voti a favore e 239 contrari, deliberando così una riduzione delle emissioni ancora più bassa rispetto al 30% richiesto dalla Commissione Europea. Le nuove linee stanziate, prevedono un obiettivo intermedio del 20% in meno di emissioni entro il 2025, con l'obbligo per i produttori di auto di garantire che i veicoli elettrici e a basse emissioni - ovvero tutti quelli che producono meno di 50 grammi di CO2 al km - abbiano una quota di mercato del 35% entro il 2030.

Una richiesta molto severa che getta le basi per un radicale cambiamento nell'industria delle automobili,  accolta con timore dai vari produttori. L'Acea, associazione che riunisce diversi costruttori di auto, si è dimostrata preoccupata, definendo tali obiettivi irrealistici ed estremamente aggressivi.

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Oltre a tale richiesta, il Parlamento ha invitato la Commissione europea a presentare una proposta per regolare i test sulle emissioni, in modo che questi possano essere indicativi di un utilizzo reale delle vetture. Un po' come successo per il dispositivo che serve per monitorare le emissioni di NOx. La nuova procedura dovrà essere pronta entro il 2023. Inoltre, prima del 2019, viene richiesta una legislazione che possa aiutare i consumatori ad avere in maniera immediata informazioni accurate sulla tipologia di veicolo acquistato.

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Il Parlamento Europeo è dunque intenzionato a rendere più efficace la battaglia contro gli idrocarburi, favorendo sempre di più l'elettrificazione delle autovetture. Al momento però le difficoltà sono tante. Innanzitutto i tempi necessari per una ricarica completa, che variano dalle 7 ore ma possono superare anche le 10 ore, per non parlare poi delle batterie. Il loro smaltimento, dopo il ciclo di vita dell'auto, potrebbe portare serie difficoltà. Infine, manca tutt'oggi una rete omogenea di infrastrutture per la ricarica.