Lucid Motors, trattative in corso per un nuovo stabilimento in Arabia Saudita

Lucid Motors sarebbe in trattativa con il fondo sovrano dell’Arabia Saudita per costruire un nuovo stabilimento nella King Abdullah Economic City o a Neom.

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a cura di Valentina Acri

Lucid Motors sembrerebbe essere in fase di trattativa con il fondo sovrano dell’Arabia Saudita per costruire un nuovo stabilimento dedicato alla realizzazione di auto elettriche. Non a caso, il Paese ha intenzione di ampliare ed ottimizzare la produzione di veicoli a propulsione elettrica in modo da differenziare la sua economia attualmente basata sul petrolio.

Con tale obiettivo, la casa automobilistica di Newark starebbe dunque discutendo con il fondo sovrano saudita per la creazione di un nuovo sito nei pressi della città di Jeddah. Più nel dettaglio, la sede del nuovo progetto potrebbe essere la King Abdullah Economic City o, in alternativa, Neom, destinata a divenire la più grande smart city al mondo, al momento in fase di sviluppo nel nord-ovest dello Stato arabo. Nel 2018, Lucid ha raccolto più di 1 miliardo di dollari dal Fondo per gli investimenti pubblici (PIF) del Paese, una somma che ha contribuito a riavviare lo sviluppo dell'Air dopo che altre fonti di finanziamento si sono esaurite.

Investendo nel mercato dei veicoli elettrici in rapida espansione, PIF sta guadagnando esposizione e opportunità di crescita a lungo termine, sostenendo l'innovazione e lo sviluppo tecnologico e guidando i ricavi e la diversificazione settoriale per il Regno dell'Arabia Saudita.

L’Arabia Saudita ha avviato un programma a medio/lungo termine con l'obiettivo di diversificare la propria economia, diventando progressivamente meno dipendente dal petrolio, finora principale fonte di ricchezza. É importante sottolineare che il fondo sovrano di circa 360 miliardi di dollari possiede già una partecipazione societaria in Lucid Motors, ma secondo le indiscrezioni sembra esserci la volontà di stanziare ulteriori fondi al fine di portare la Casa californiana all’interno dell’ambizioso progetto della King Abdullah Economic City.

Oltre a ciò, circa un due anni fa la casa automobilistica americana ufficializzò di aver effettuato investimenti per un miliardo di dollari da parte del Public Investment Fund dell'Arabia Saudita, investimenti che consentirono inevitabilmente al marchio di poter ottimizzare i propri piani di sviluppo.

Lucid è sulla buona strada per fornire modelli più convenienti che offriranno un chilometraggio più elevato e quasi il doppio della capacità di tensione offerta da Tesla. L'investimento di 1 miliardo di dollari da parte del PIF del Regno è stato vitale per consentire alla società di andare avanti con la sua visione più ampia di produrre un trasporto economico, efficiente e sostenibile che alla fine sostituirà i veicoli a benzina. Stiamo cambiando e faremo qualcosa di straordinario con PIF in Medio Oriente e Arabia Saudita, e questo sarà molto in linea con la Vision 2030 per ridurre davvero la dipendenza della loro economia dai combustibili fossili, ha dichiarato Peter Rawlinson.

Il CEO Rawlinson ha tuttavia affermato che una delle principali priorità è quella di affrontare le preoccupazioni del pubblico sull'accessibilità economica e sulla cosiddetta "ansia da autonomia", sottolineando che i veicoli del brand offrono fino a 517 miglia di autonomia. La casa automobilistica è inoltre intenzionata a ridurre i costi attraverso efficienze e miglioramenti tecnologici, incentrati in parte sul miglioramento delle prestazioni della batteria e sulla riduzione delle dimensioni.

La luce del sole durerà per le generazioni future inevitabilmente più a lungo del petrolio. E se possiamo sfruttare quel sole con le soluzioni di accumulo di energia che Lucid Technologies può fornire, collegate alle nostre auto e alla nostra tecnologia automobilistica, faremo qualcosa di enorme nel Regno e, si spera, che faremo un annuncio in merito a questi piani molto presto. In questo momento, Tesla sta correndo sei anni avanti rispetto alla concorrenza ed ora tocca a Lucid accettare questa sfida. Questo è uno dei motivi per cui siamo qui, ecco perché abbiamo intenzione di fare tutto ciò.

Lo stabilimento arabo potrebbe dunque essere il sito principale in cui verrà assemblata la Air, super berlina elettrica da 1.000 CV presentata nel lontano 2016. La società non intende però limitare la produzione all’Arabia Saudita e a tal proposito sta portando avanti i lavori per la realizzazione di un impianto a Casa Grande, in Arizona, dove è prevista la costruzione di circa 10.000 Air all’anno con l’obiettivo di arrivare a oltre 30.000 unità.

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