Mazda 6, la nostra prova su strada

Mazda 6 offre tanto spazio e tecnologia in un design accattivante, e soprattutto a un prezzo molto interessante.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Una berlina elegante, comoda e dal prezzo contenuto. Questa è in estrema sintesi la Mazda 6 che abbiamo provato nelle ultime settimane. Rientra nella categoria in cui troviamo anche Audi A4 e BMW serie 3, offrendo però a un prezzo sostanzialmente inferiore le stesse dotazioni e comfort. Si avvicina maggiormente a Giulia o Passat, su cui però riesce ad avere ancora un piccolo vantaggio, soprattutto se si sceglie uno degli allestimenti meno completi.

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Noi abbiamo provato la versione Exceed, con motore 2.2 diesel da 175 CV e trasmissione automatica a sei rapporti, venduta a un prezzo base di 35mila euro. Come accessori di serie su questa versione vale la pena citare i fari full led adattivi, sensori di parcheggio anteriore e posteriori con videocamera, paddles a volante, abbaglianti automatici, impianto audio Bose, sistema di infotainment avanzato, sedili anteriori riscaldati, comandi a volante multifunzione nonché alcune tecnologie di sicurezza alla guida che vedremo più avanti.

Aggiungiamo 700 / 850 euro per una colorazione metallizzata, 2000 euro circa per gli interni in pelle e il tetto elettrico, e a meno di 40mila euro avrete per le mani un'auto super-accessoriata, tecnologica e accattivante, con cui macinare chilometri in comodità.

Design

Mazda 6 è anche bella da vedere, con una linea filante, affusolata e aerodinamica, e un frontale in grado di coniugare dettagli sportivi e di lusso, in un design che si fa piacere. Lasciamo tuttavia a voi l'ultima parola sull'estetica, essendo un fattore molto soggettivo. Potete trovare molti scatti nella galleria qui sotto.

Entrando nell'abitacolo ci si sente subito a proprio agio, si respire l'eleganza che è stata ricercata in ogni dettaglio. Sarà anche il contrasto tra la pelle bianca e il nero degli altri inserti a enfatizzare ogni dettaglio, ma il risultato finale è certamente degno di nota.

Comfort

Entriamo nel vivo della prova, come si vive Mazda 6 alla guida? Il sedile è ampio e comodo, con molteplici regolazioni elettriche che permettono a chiunque di trovare la posizione di guida più corretta. Il supporto ricavato nella portiera permette di rilassare il braccio sinistro mentre s'impugna il volante, mentre si sente la mancanza di una soluzione simile per il braccio destro; il bracciolo centrale è un po' troppo basso, e nelle lunghe percorrenze viene naturale tenere il volante con la sola mano sinistra.

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Nel canalone centrale c'è abbastanza spazio per riporre i propri accessori personali, nascondendoli in appositi vani che mantengono ordine. Porte USB e accendisigari offrono accesso a differenti soluzioni di ricarica, e permettono di interfacciare lo smartphone con il sistema di infotainment. C'è anche un lettore di memory card.

Guardando bene si notano, qua e la, alcune scelte adottate per contenere i costi - come ad esempio la tasca porta oggetti della portiera non particolarmente rifinita - ma anche in questi casi è stato tutto mascherato egregiamente.

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Anche dietro si viaggia bene. In due starete benissimo, ma c'è abbastanza spazio per un terzo passeggero.

Tecnologia per la guida

Premete il pulsante start, posizionato vicino allo schermo centrale, e si alzerà un piccolo schermo proprio sopra al volante, un HUD a colori che vi mostrerà tutte le informazioni più importanti senza distrarvi dalla guida. Velocità, attivazione dei sistemi di ausilio alla guida, avvisi di pericolo, l'unica pecca è il suo posizionamento: quando lo guarderete le informazioni non saranno "sovraimpresse" alla strada, bensì a metà tra il cofano e il tergicristalli. Ho provato a muovermi in tutte le direzioni per capire se dipendesse dalla posizione di guida, ma non c'è stato modo di cambiare questa situazione.

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Il quadro strumenti è composto da un contagiri e un tachimetro, più un ulteriore vano completamente digitale che mostra l'attivazione di differenti ausili alla guida, nonché le statistiche di viaggio, livello di carburante e consumo istantaneo. Le soluzioni grafiche peccano di una risoluzione non altissima.

Tra le tecnologie di ausilio alla guida Mazda ha inserito un radar anti-collisione che ci avvisa nel caso di possibili collisioni frontali, nonché attiva direttamente i freni per evitarlo nelle situazioni limite. Un sistema di riconoscimento di corsia attivo, che agisce con piccole correzioni dello sterzo, nonché un cruise control adattivo che permette di mantenere, autonomamente, la distanza con il veicolo che ci precede.

Tutto funziona come dovrebbe. Mazda rispetto a molti altri marchi ha tuttavia un approccio differente. Su molte auto dotate di questa tecnologia sarà il guidatore decidere se e quando attivarle. Con la Mazda 6 invece saranno sempre attive, e se vorrete potrete decidere se disattivarle. Non è un approccio sbagliato, dopotutto se decidete di installare un optional, è perché vorrete usarlo; e ha ancora più senso nel caso di tecnologie di sicurezza che vi proteggono quando siete alla guida.

L'unico appunto in questo caso riguarda il sistema di riconoscimento della corsia, che più volte ho dovuto disabilitare, in quanto l'uso in città o poco fuori può dare qualche problema. Per fare un esempio, diverse volte per evitare un ciclista ho dovuto sterzare avvicinandomi alla linea di mezzaria, mentre l'auto forzava il volante dalla parte opposta. Insomma, qualsiasi tecnologia deve essere adattata anche all'ambiente in cui si usa; se, da una parte, l'approccio Mazda è molto condivisibile, non lasciate tutta la responsabilità all'elettronica, almeno non ancora.

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A queste tecnologie, raggruppate sotto il nome iActiveSense, Mazda aggiunge iStop e iEloop. La prima non è altro che un sistema di start&stop automatico del motore, dotato di un livello d'intelligenza superiore. L'auto non si spegnerà continuamente, ma solo quando il sistema lo considererà necessario. iEloop è invece una soluzione di conservazione dell'energia: utilizzando l'energia in frenata verrà caricato un condensatore (proprio come accade con le batterie delle ibride), e questa energia verrà usata per alimentare i fari, il sistema di infotainment, qualsiasi apparecchio elettrico dell'auto, sgravando il motore dalla produzione di energia per queste apparecchiature ogni volta possibile, influendo quindi positivamente sui consumi.

Non manca una videocamera posteriore e i sensori di parcheggio.

Infotainment

Il sistema di Infotainment MZD Connect trova la sua interfaccia nello schermo da 7" centrale, comandabile tramite una serie di comandi posizionati nel canalone centrale, proprio dietro al cambio.

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Bluetooth, possibilità di collegare memory card e dispositivi USB, radio digitale, navigatore satellitare, è tutto integrato, assieme ad alcune schermate informative che mostrano dati sui consumi e sul funzionamento di iEloop.

Se dal punto di vista delle funzioni forse quello che manca è solo la connettività CarPlay e Android Auto, dal punto di vista dell'ergonomia c'è spazio per il miglioramento. Il joystick centrale per il controllo può essere ruotato (per lo spostamento a destra e sinistra) o fisicamente spostato nelle quattro direzioni, nonché premuto, per gestire tutti gli input.

I problemi di ergonomia nascono quando, ad esempio, per tornare a una schermata precedente non è sufficiente spostare il controller a sinistra, come sembra indicare una freccia rivolta a sinistra, bensì dovrete posizionarvi su quel pulsante e "confermare" l'azione con una pressione. O ancora, nell'applicazione che mostra varie schermate informative, la cui unica opzione possibile è passare da una schermata all'altra, non basta ruotare il controller o spostarlo a destra e sinistra per cambiare schermata, bensì dovrete andare su un pulsante apposito e fare due click per passare alla schermata successiva. Inoltre l'interazione a volte rallenta, soprattutto non appena avete acceso il veicolo, e si nota, anche in questo caso, una risoluzione dello schermo non molto alta.

Insomma, luci e ombre per il sistema di infotainment. Da una parte, e questa è la bella notizia, avrete tutto quello che serve per godervi i vostri viaggi. Collegate lo smartphone via bluetooth, avviate Spotify e godetevi la vostra musica preferita sul potente impianto Bose. Dall'altra parte c'è spazio di miglioramento, soprattutto per l'interfaccia e il sistema di controllo fisico. Esiste anche la versione con touchscreen, che rende l'interazione più diretta, ma riempie inevitabilmente lo schermo di ditate.

Prestazioni e consumi

Il motore diesel da 2.2 litri e 175 cavalli ha abbastanza potenza da farvi dimenticare che siete alla guida di un'auto da quasi cinque metri e due tonnellate (a carico). Ha abbastanza accelerazione da offrire una guida dinamica e veloce. I puri dati tecnici parlando di un'accelerazione 0 a 100 in 8.4 secondi, e una velocità massima di circa 220 km/h.

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Il dato più interessante è però quello dei consumi. In paese arriverete senza problemi a 16/17 km al litro, per poi superare i 20 km al litro in lunghe percorrenze autostradali. Veramente niente male.

Verdetto

Il rapporto tra prestazioni, qualità e prezzo è la carta vincente di questa Mazda 6. A meno di 40mila euro (di listino) vi porterete a casa un'auto bella, comoda e con molte tecnologie. Qui e la si vedono le soluzioni non di primissima scelta che Mazda ha adottato per mantenere il costo sotto controllo, ma per fortuna nessuna di queste "scelte in economia" influisce in maniera troppo negativa sull'esperienza.

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Quindi se cercate un'auto rappresentativa e comoda, con tutti gli optional di assistenza alla guida e comfort più importanti, che non consuma molto, a un prezzo economico - per la categoria - Mazda 6 fa per voi.