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a cura di Valentina Acri

Uno dei temi più discussi degli ultimi giorni è sicuramente quello della mobilità elettrica. Lo stesso ministro dello Sviluppo economico è tornato sul tema esprimendo alcune perplessità sul suo futuro. Intervenendo in collegamento alla seconda giornata della Scuola politica della Lega a Milano, il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha chiaramente espresso come la scelta dell'’elettrico senza se e senza ma sarebbe fare lo stesso errore che si è fatto qualche anno fa scegliendo il gas russo.

Legarsi alla solo tecnologia delle auto elettriche significherebbe affidarsi senza se senza ma una tecnologia totalmente in mano ai cinesi che controllano l’80% delle materie prime necessarie a produrre l’auto elettrica. La Germania è stata l’unico Paese insieme all’Italia a non sottoscrivere il documento della Cop26 di Glasgow. Io non accettavo che il futuro dell’automotive in Europa debba essere solo elettrico. Noi difendiamo il principio della neutralità tecnologica. Magari in futuro l’auto andrà a idrogeno, magari a biocarburanti, ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.

Le motivazioni del ministro dello sviluppo economico sono dunque chiare. Ritenendo poco opportuno puntare esclusivamente sull'elettrico, il ministro Giorgetti ha citato sia il fuel cell che i biocarburanti come possibili alternative che potrebbero contribuire ad una netta riduzione delle emissioni di CO2.

Per il ministro, l'elettrico è una delle possibili soluzioni ma non l'unica e, non a caso, parliamo di una posizione che alcune realtà automobilistiche condividono pienamente. Per non affidarsi completamente ad una tecnologia in mano ai cinesi, le strade da intraprendere per ridurre le emissioni di CO2 possono essere anche altre.

Il Dpcm promosso dal Ministro Giorgetti che prevede 3 mila euro di sconto per l’acquisto di un’auto elettrica è un chiaro segnale della mancanza di un piano ben definito in favore della mobilità sostenibile, ha commentato al proposito il vicepresidente della commissione Attività produttive alla Camera, Andrea Giarrizzo.