MotoGP, Marquez testa il biocarburante prodotto da Repsol

In MotoGP arriverà presto il biocarburante, e i test condotti dalla Honda e da Marc Marquez fanno ben sperare sulle prestazioni.

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a cura di Francesco Daghini

Il regolamento della MotoGP parla chiaro: a partire dalla stagione 2024 i team dovranno utilizzare almeno il 40% di biocarburante per alimentare le proprie moto, con l'obiettivo di arrivare al 100% di utilizzo di carburanti non fossili entro il 2027. Un colosso come Honda non può farsi trovare impreparato a questo radicale cambiamento, ed ecco quindi spuntare i primi test condotti da Marc Maquez a bordo di una Honda RC213V-S.

Il pilota spagnolo è tra i primi ad aver avuto l'occasione di testare il funzionamento del biocarburante messo a punto dal Technology Lab di Repsol, sponsor che da anni accompagna Honda nella sua avventura in MotoGP.

Sulla pista spagnola di Jarama, Marquez ha lanciato la Honda RC213V-S a tutta velocità per 12 giri, durante i quali le prestazioni sono state praticamente identiche a quelle della sua MotoGP, nonostante l'utilizzo del carburante rinnovabile presente nel serbatoio: si tratta di una notizia assolutamente fantastica per tutti gli appassionati di motorsport, non solo per chi ama la MotoGP. La decisione presa in merito ai carburanti non potrà che estendersi ad ampie parti del mondo del motorsport, e sapere che le prestazioni rimarranno praticamente invariate è incoraggiante e fa sì che il passaggio diventi quasi indolore - ci saranno sicuramente dei costi in più da sostenere per i team, ma questi sono problemi di chi deve pagare il conto, non degli appassionati.

Sceso dalla moto, Marquez ha rilasciato dichiarazioni molto rassicuranti sulle prime impressioni avute da questi test:

“È stato un test positivo perché mi sono sentito bene e non ho notato differenze nell’uso del biocarburante, che alla fine è l’obiettivo: mantenere un alto livello di prestazioni. Quando Repsol porta un prodotto sul circuito, questo è ovviamente già stato testato a dovere. Ma è sempre importante provarlo in pista, per verificare che i risultati non cambino a causa di fattori come l’umidità o la temperatura, che sono variabili che possono influire quando si cerca la massima prestazione. Ci scambiamo informazioni, in modo che ciò che viene testato nel centro prove corrisponda a ciò che accade in pista."