Nissan Brain to Vehicle, l'auto si guida con il cervello

La nuova tecnologia di Nissan interpreta i segnali emessi dal cervello dei conducenti per migliorare l'interazione tra automobili e persone.

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a cura di Manolo De Agostini

Nissan ha presentato al CES 2018 un progetto di ricerca che permetterà ai veicoli di interpretare i segnali emessi dal cervello dei conducenti, ridefinendo l'interazione tra persone e automobili.

La tecnologia Nissan Brain-to-Vehicle, o B2V, consentirà di ridurre i tempi di reazione dei conducenti e porterà alla realizzazione di veicoli "auto adattivi" per trasformare la guida in un'esperienza più piacevole.

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"Quando si parla di guida autonoma, quasi tutti pensano a un futuro molto impersonale, in cui gli esseri umani delegano il controllo ai veicoli. Invece la tecnologia B2V va esattamente nella direzione opposta, perché sfrutta i segnali del nostro cervello per rendere la guida ancora più emozionante e godibile", ha spiegato Daniele Schillaci, Executive Vice President di Nissan.

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La soluzione messa a punto è il risultato di ricerche condotte da Nissan per applicare le tecnologie di decodifica dell'attività cerebrale alle azioni del conducente e individuare eventuali problematiche:

  • Prevedere: non appena il conducente si appresta a compiere un movimento (ad esempio, girare il volante o premere il pedale dell'acceleratore), la tecnologia rileva il segnale emesso dal cervello e i sistemi di assistenza alla guida intervengono tempestivamente, riducendo i tempi reazione e migliorando la guida manuale.
  • Rilevare: in modalità automatica, l'intelligenza artificiale è in grado di rilevare e valutare il grado di comfort del conducente per poi modificare, se necessario, la configurazione o lo stile di guida.

Gli altri possibili impieghi anticipati dal dott. Lucian Gheorghe, Senior Innovation Researcher del Centro di Ricerca Nissan in Giappone nonché responsabile del progetto B2V, includono l'adattamento dell'ambiente interno del veicolo. Ad esempio, questa nuova tecnologia potrà sfruttare la realtà aumentata per mettere a punto la visuale del conducente e creare un'atmosfera più rilassata.

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"Le potenziali applicazioni della tecnologia B2V sono incredibili", ha commentato Gheorghe. "Questa ricerca sarà un forte catalizzatore per l'innovazione dei veicoli Nissan nei prossimi anni".

La tecnologia B2V prevede quindi che il conducente indossi un dispositivo in grado di misurare l'attività delle onde cerebrali, che vengono poi analizzate dai sistemi autonomi. Prevedendo le intenzioni e i movimenti dell'essere umano, i sistemi possono intervenire (girando il volante o rallentando il veicolo, ad esempio) con un anticipo di 0,2-0,5 secondi sul conducente, senza quasi far percepire il loro funzionamento.