Non solo ABS ma anche AEB obbligatorio? I tempi sono maturi

L'ACI e Euro NCAP confermano che il sistema autonomo di frenata di emergenza incide positivamente sulla sicurezza dei veicoli. Si auspica l'obbligatorietà.

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a cura di Dario D'Elia

L'AEB, ovvero il sistema autonomo di frenata di emergenza, impiegato da molte auto dovrebbe diventare obbligatorio come è stato per l'ABS a partire dal 2004.Ne è convinto il presidente dell'ACI, Angelo Sticchi Damiani, soprattutto alla luce dell'ultima serie di crash test Euro NCAP 2016.

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Audi A4/A5/Q2, Ford Edge, Hyundai Ioniq e Suzuki Ignis (con safety pack) hanno raggiunto il massimo punteggio, 5 stelle, soprattutto grazie all'AEB. I sei modelli, di cui due valutati sia nella configurazione standard che con safety pack, hanno confermato le ottime prestazioni del freno automatico di emergenza (optional). Ad esempio la SsanYong XLV ha preso una stella in più (4 invece di 3). La Suzuki Ignis ben due in più.

"I risultati dei test mettono, ancora una volta, in evidenza l'importanza, in termini di performance di sicurezza, del freno automatico di emergenza (Autonomous Emergency Breaking AEB), un dispositivo che viene declinato con parole e tecnologie lievemente differenti da costruttore a costruttore", scrive l'ACI, partner storico di Euro NCAP 2016.

Ovviamente materiali e progettazione concorrono alla protezione degli occupanti. Ottime le performance dell'Audi Q2 (punteggio 93 su 100) e della Hyundai Ioniq (91), mentre nella protezione dei bambini a bordo una nota di merito va ai modelli Audi: A5 e/o A4 con 87 punti e Q2 con 86 punti. Nella protezione del pedone la più efficace è la Suzuki Ignis (77 punti), con un risultato superiore a quello dell'Audi A5 e/o A4 (75).

Euro NCAP 2016
Euro NCAP 2016

Sul fronte sistemi attivi emerge invece la Ford Edge che, con ben 89 punti, stacca di 7 punti la Hyundai Ioniq, la cui performance risulta comunque ottima.

"Occorre accelerare i tempi dell'obbligatorietà dell'AEB per i veicoli nuovi, anche alla luce degli eccellenti risultati raggiunti in fatto di sicurezza dei veicoli. Studi di settore, poi, hanno dimostrato perseguibili riduzioni nel numero dei morti e dei feriti gravi dell'ordine del 15-25%", ha concluso il presidente dell'ACI.