Prezzi delle auto ancora più alti per colpa della crisi nel Mar Rosso

La nuova situazione potrebbe riportare il settore dell'auto ad una nuova crisi, seguendo le orme di Suez e dei semiconduttori.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Il Mar Rosso torna ad essere al centro dell'attenzione a causa degli attacchi condotti dagli Houthi, miliziani sciiti, contro le navi mercantili dirette al Canale di Suez. Sebbene al momento lo scenario sia ancora in divenire, le conseguenze negative sul commercio e sull'industria sono già evidenti.

Tesla ha annunciato la sospensione delle attività presso la sua Gigafactory tedesca a causa della mancanza di componenti, e Volvo seguirà con la chiusura temporanea delle linee di produzione in Belgio. Le compagnie di navigazione, per evitare le zone di conflitto, stanno deviando le rotte verso il Sud Africa, aumentando i tempi di consegna e i costi.

Il viaggio verso i porti del Mediterraneo si allunga di circa 2 settimane, con un aumento significativo dei costi di carburante per circumnavigare l'Africa, portando a un raddoppio dei costi di spedizione dei container dalla Cina nell'ultima settimana.

Questa nuova "tempesta perfetta" potrebbe seguire le orme di quelle dei semiconduttori e successivamente della più recente Ever Given. Le conseguenze dell'incidente della Ever Given del 2021 sono ancora fresche nella memoria, con danni economici stimati a circa 10 miliardi di dollari al giorno. L'industria automobilistica era stata particolarmente colpita, con ritardi nella produzione e aumenti dei costi delle materie prime e del petrolio (e della benzina). Al momento non ci rimane che attendere nuovi sviluppi, ma crediamo che qualche aumento ci sarà sicuramente portando il già alto prezzo del nuovo a livelli difficilmente sostenibili.

 

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