Colonnine di ricarica nel mirino dei ladri, ora si rubano anche i cavi

Allarme dal Regno Unito: il rame contenuto nei cavi delle colonnine di ricarica fa gola ai ladri.

Avatar di Luca Rocchi

a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

L'introduzione delle auto elettriche nel Regno Unito sta riscontrando diversi ostacoli, tra cui un nuovo e preoccupante problema: il furto di cavi di ricarica. Secondo quanto riportato da Instavolt, uno dei principali fornitori di stazioni di ricarica del paese, sono stati rubati ben 174 cavi da novembre dell'anno scorso, causando non solo un danno economico significativo (ogni cavo costa infatti 1.200 euro) ma anche un potenziale danno di fiducia nel settore delle auto elettriche tra i consumatori.

I cavi di ricarica contengono rame, un materiale molto prezioso sui mercati delle materie prime. Tuttavia, David Lane, CEO di Instavolt, ha sottolineato che i cavi non sono costituiti da solide barre di rame ma da sottili fili, il cui recupero e rivendita non risultano particolarmente vantaggiosi economicamente come potrebbe sembrare. Nonostante ciò, i furti persistono, compiuti sia di giorno che di notte.

In risposta a questi episodi, Instavolt ha iniziato a implementare diverse misure di sicurezza, inclusa l'installazione di telecamere a circuito chiuso e l'applicazione di dispositivi di localizzazione GPS sui cavi, al fine di prevenire ulteriori furti e minimizzare il danno.

Al momento, in Italia la situazione sembra meno grave. Nonostante il rame sia anch'esso molto ricercato nel paese, i casi di taglio dei cavi delle colonnine di ricarica restano isolati e non sembrano ancora rappresentare una problematica estesa. Tuttavia, resta la possibilità che anche in Italia, data la crescente diffusione delle auto elettriche e il valore del rame, i cavi di ricarica possano in futuro attirare l'attenzione dei malintenzionati.

Leggi altri articoli