Prova, Jaguar F-Pace SVR: il super SUV da 550 cavalli che ruggisce

Con F-Pace SVR, Jaguar commercializza un super SUV di alta gamma capace, con i suoi numeri, di far impallidire anche alcune supercar.

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a cura di Federico Vecchio

Dall’Inghilterra ecco arrivare un carico di emozioni su ruote (rialzate): si chiama F-Pace SVR ed è la versione ad alte prestazioni della SUV del Giaguaro. L’accelerazione è “bruciante” grazie al 5.0 litri V8 sovralimentato da 550 cavalli, mentre il sound è da pelle d’oca.
 

La voce roca del V8 non è un’esclusiva statunitense. Dalla terra rinomata per il tè delle 17 e per l’accento british arriva infatti “l’arroganza” che non ti aspetteresti con Jaguar F-Pace SVR a dimostrare che, anche nel Vecchio Continente, c’è spazio per le esagerazioni. Il reparto Special Vehicle Operation della Casa del giaguaro ha dato vita a un colosso su strada, che grazie all’otto cilindri sovralimento da 5.0 litri eroga una potenza da supercar (550 cavalli) e una coppia da camion (700 Nm).  

Il suono dello scarico è da “pelle d’oca” grazie ai quattro terminali circolari da 95 millimetri di diametro con il sistema Variable Valve Active Exhaust, che oltre a regalare emozioni sono funzionali alle performance del veicolo migliorando i flussi dei gas. Ma la Jaguar F-Pace non è solo “rumore”, anche esteticamente e da ferma si fa riconoscere rispetto alla modello di base per un look aggressivo e muscoloso. Le enormi prese d’aria anteriori donano al frontale un aspetto imponente; ma non è solo un fattore estetico, sono funzionali a soddisfare la grande “voracità” d’aria del potente V8. Inoltre, Il paraurti con le nuove aperture migliora anche il raffreddamento dei freni, la deportanza e il coefficiente aerodinamico della vettura, così come compaiono nuove feritoie sul cofano e sui passaruota. 

La categoria delle SUV ad alte prestazioni è sempre più affollata, e la Jaguar F-Pace SVR vuole essere protagonista dimostrando concretezza anche dal punto di vista delle performance. Rispetto al modello precedente l’aggiornamento dell’8 cilindri con compressore volumetrico ha permesso di aggiungere 20 Nm in più di coppia, portando lo scatto “0-100” a 4 secondi (3 decimi in meno rispetto al passato) e la velocità massima a 286 km/h (3 in più). Il peso di 2.133 chilogrammi e l’azione negativa del baricentro alto svaniscono quando si preme sull’acceleratore, con il poderoso V8 che incolla ai sedili.  

Tuttavia, seppur dotata di uno sterzo preciso, degli ammortizzatori adattivi e di un assetto rigido le generose dimensioni si fanno sentire in curva ma questo è fisiologico soprattutto nei cambi di direzione più bruschi. Il cambio automatico ZF a 8 rapporti è un gioiello che riesce a seguire di mano in mano il poderoso motore che si cela sotto il cofano senza mai lasciare nulla a desiderare. 

Sulla Jaguar F-Pace SVR è stata anche introdotta la nuova funzionalità Dynamic Launch che, permette di partire da fermi nella maniera più prestazionale possibile anche se, c’è da sottolinearlo, F-Pace SVR dà il meglio di sé nel 100-200 piuttosto che nello 0-100 complice l’importante massa da spostare. L’impianto frenante è stato maggiorato con un sistema che può contare su dischi da 395 millimetri all’anteriore e 396 al posteriore, questo permette un arresto sicuro e prevedibile in ogni condizione. 

Sportiva fuori ma comoda dentro, la Jaguar F-Pace SVR è stata rinnovata anche nell’abitacolo, per portare l’abitabilità al top della categoria. Il nuovo quadro strumenti digitale con schermo da 12,3 pollici e il nuovo infotainment Pivi Pro con display con vetratura curva da 11,4 pollici sono i protagonisti assoluti della plancia. Il secondo include menu semplificati e funzionalità software-over-the-air. Il sistema multimediale è invece completo dal punto di vista grafico, anche se il touch risulta a volte poco sensibile. Soddisfacenti al tatto invece i materiali dei rivestimenti degli interni, tutti ricercati e di qualità. L’esemplare da noi testato vantava abbinamenti interessanti come la pelle Rossa e l’alcantara nero; un accoppiamento di colori sicuramente “importante” e difficile da apprezzare, ma che sicuramente riesce a farsi notare. 

Nonostante la potenza e l’accelerazione da supercar questo SUV inglese può rendere piacevole e rilassante anche un lungo viaggio: i sedili elettrici anteriori Performance a 14 regolazioni riscaldabili e rinfrescabili assicurano una posizione di guida ottimale e personalizzata, mentre il baule da 613 litri (con le sedute alzate) garantisce una buona capacità di carico. Il comfort di marcia risulta poi adeguato in ogni situazione, nonostante i cerchi di grandi dimensioni con spalla ridotta, anche sul dannato pavé milanese. 

Nella nostra prova di circa 500 km abbiamo potuto provarla in varie situazioni e bisogna sottolineare come i consumi siano decisamente elevati anche quando si decide di essere il più leggeri possibili sul pedale dell’acceleratore. A conti fatti, infatti, non è affatto semplice scendere sotto la media dichiarata da Jaguar di 8 km/l, ma spingendo sull’acceleratore non è difficile raggiungere anche i 3 km/l. Sarete comunque ripagati di ogni euro speso in benzina grazie alla colonna sonora coinvolgente e anacronistica che contraddistingue questo super SUV. 

Sempre a tema costi, ricordiamo che in Italia è presente il superbollo è soluzioni di questo calibro, purtroppo, ne sono affette; quanto costa mantenerla in un anno? A livello di costi netti, non considerando l’assicurazione per i problemi legati al conteggio stesso, per il bollo e il superbollo è necessario sborsare quasi 5.000 euro all’anno per i primi anni. Considerato il target di acquisto della vettura, siamo però sicuri che la spesa possa essere quasi ammortizzata senza particolari problemi; F-Pace SVR, nella configurazione base, è disponibile in Italia ad un prezzo di poco superiore ai 115mila euro. Per il nostro esemplare con cerchi forgiati da 22”, tetto panoramico, head-up display, interni a contrasto rosso/neri e ulteriori optional è necessario spendere poco più di 125mila euro. 

In conclusione, F-Pace SVR sa regalare emozioni forti sebbene alla guida rimanga comunque una vettura familiare e spaziosa. Il suo sound? Siamo onesti, in un’epoca caratterizzata da soluzioni sempre più green, silenziose e con rumori artificiali, sentire ancora un V8 ruggire è un’emozione impagabile per chi riesce ancora ad apprezzare la timbra melodica dei propulsori endotermici.