Rheinmetall ha realizzato delle molle in vetroresina per auto

Molle in vetroresina al posto di quelle classiche in metallo: è questa la novità proposta da Rheinmetall, un'azienda tedesca.

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a cura di Francesco Daghini

Nel sud est della Germania, vicino all’impianto dove Audi dà vita alla e-tron GT, la ditta Rheinmetall ha sviluppato un nuovo tipo di molla specifico per le sospensioni delle auto: a differenze delle classiche molle in metallo, queste sono realizzate in vetroresina, dettaglio che le rende particolarmente funzionali e interessanti da diversi punti di vista.

Con l’avvento della mobilità elettrica si è cominciato a ragionare di più in ottica di riduzione del peso e di comfort, e le molle in vetroresina di Rheinmetall da questo punto di vista promettono grandi cose: grazie al materiale utilizzato, il peso di queste molle è inferiore del 75% rispetto a quelle di metallo, un dettaglio che nel caso delle auto elettriche potrebbe tradursi in qualche km in più di autonomia su una singola carica. Inoltre, queste molle promettono una miglior stabilità generale del veicolo, riducendo al contempo le vibrazioni e i rumori durante la marcia. Infine, c’è un aspetto di resistenza nel tempo: partendo da materiali plastici, queste molle non si usurano se esposte per lungo tempo all’aria e all’acqua, o quantomeno lo fanno in tempi molto diversi rispetto alle classiche molle di metallo.

Per il momento le molle si trovano ancora in una fase prototipale, sono già state utilizzate sul concept Mercedes Vision EQXX ma non ci è dato sapere se e quando saranno pronte per la diffusione sul mercato globale; il progetto è stato commissionato da un marchio automobilistico di lusso, e visto l’utilizzo sulla EQXX non è da escludere che sia stata proprio Mercedes a commissionare il progetto a Rheinmetall.

Nei prossimi mesi avremo modo di capire quale sarà l’applicazione per questo nuovo componente: è possibile che si cominci dal mondo del motorsport, per poi passare a quello delle vetture stradali di alta gamma, e infine, con il tempo, è possibile che questa tecnologia si diffonda anche su auto meno esclusive.