Stop agli incentivi auto, il governo pagherà direttamente Stellantis e altri produttori

Gli incentivi auto potrebbero cambiare il prossimo anno e non saranno più dedicati al consumo, bensì alla produzione.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

Abbiamo fatto un piano straordinario per gli incentivi, che ammonta a quasi un miliardo di euro. Lo abbiamo presentato a tutte le forze rappresentative del settore. Dal prossimo anno gli incentivi non saranno più diretti al consumo, ma alla produzione, cioè a incentivare chi voglia produrre nel nostro Paese sia auto che componentistica e quindi a sostenere l'industria, l'indotto dell'automotive che è un orgoglio del Paese

Con queste parole il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, ha definito il piano incentivi attuale e futuro previsto l'Italia. 

Il Ministro Urso ha dichiarato di aver avuto numerosi incontri con rappresentanti di Stellantis nei mesi scorsi, riportando di essersi confrontato con il CEO Carlos Tavares in due occasioni, di cui una a Roma. Durante uno di questi incontri, è stato confermato pubblicamente l'obiettivo di raggiungere un livello produttivo in Italia di un milione di veicoli. Urso ha inoltre anticipato l'apertura di una gigafactory nel nostro Paese, seguendo l'esempio della prima inaugurata in Francia.

Il Ministro ha anche sottolineato di aver avuto incontri con John Elkann, con il quale ha discusso riguardo al settore automobilistico italiano, un punto di orgoglio per il Paese, e ha espresso la volontà di preservarne l'importanza economica e occupazionale.

Il piano per il settore automobilistico delineato da Urso si concentra su tre direzioni principali. Innanzitutto, l'introduzione di incentivi per la rottamazione delle auto più inquinanti, considerando che l'Italia attualmente possiede uno dei parchi auto più inquinanti d'Europa. In secondo luogo, l'assistenza alle famiglie a basso reddito, con incentivi che potrebbero sommarsi fino a 13.750 euro per famiglia con reddito medio basso. Infine, l'incentivazione della produzione di auto sul suolo italiano, mirando a rafforzare il settore e a promuovere l'occupazione nel Paese.