Tesla può salvare 500 mila vite? Intanto un altro incidente

Una Tesla Model X è andata a sbattere e si è ribaltata sotto il controllo dell'Autopilot. Ci saranno delle indagini ma almeno per ora si sospetta la responsabilità del conducente. Intanto il dirigente dell'azienda, Elon Musk, suggerisce che questa tecnologia potrebbe dimezzare le morti per incidente stradale.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

C'è stato un altro incidente in cui è implicato il Pilota Automatico Tesla. Si tratta di una Model X, che a quanto pare è andata a sbattere contro un guardrail della Pennsylvania Turnpike per poi ribaltarsi, fortunatamente senza conseguenze né per il guidatore né per il passeggero. Al momento non ci sono informazioni sicure su questo caso, ma il poliziotto che è intervenuto si è detto incline a incriminare l'autista, ma non ha specificato con quale accusa.

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Tesla Model X

"Non ci sono prove a indicare che l'Autopilot Tesla abbia funzionato male" si legge sul Detroit Free Press. Stessa situazione, quindi, del primo incidente mortale con Pilota Automatico attivo - il caso di cui abbiamo parlato la settimana scorsa.

Nell'incidente della settimana scorsa, un testimone aveva affermato che Joshua Brown, il guidatore della Tesla deceduto, stesse guardando un film dopo aver lasciato all'auto i comandi. Avrebbe sentito l'audio di un film della serie di Harry Potter, ma altri dicono di non aver sentito nulla. Gli investigatori hanno effettivamente trovato un lettore DVD a bordo dell'auto, ma non sanno ancora se fosse in funzione al momento dell'incidente.

Le indagini stabiliranno se in qualche misura la tecnologia Tesla è da ritenersi responsabile, ma almeno per il momento è lecito supporre che in entrambi i casi i guidatori abbiano fatto troppo affidamento su un'automazione che è intesa come supporto alla guida, non per sostituirsi al controllo umano.

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Tesla Model X

Il Pilota Automatico Tesla infatti è una guida autonoma di livello 2 (Wikipedia) e l'azienda lo propone come prodotto in versione beta, da non considerare assolutamente uno strumento del tutto autonomo. In passato tuttavia il Tesla Autopilot è stato presentato come "più autonomo" di quanto non sia effettivamente. Probabilmente tra i sistemi commerciali è quello più avanzato, ma solo perché altri produttori di auto hanno scelto un approccio più cauto, e preferito fare più test prima di arrivare alla vendita. I primi possessori ne sono fin troppo entusiasti, come dimostrano i tanti video su Youtube dove vediamo persone lasciare il totale controllo all'auto - c'è persino la (quasi ex) moglie di Elon Musk, che ha preferito Instagram.

Diversi osservatori, quindi, si stanno domandando se le nuove tecnologie di automazione, prima e soprattutto quella di Tesla, non stiano alimentando un falso senso di sicurezza negli automobilisti che ne sono in possesso.

A complicare ulteriormente lo scenario c'è il fatto che Tesla sapeva da mesi del primo incidente, ma non l'ha commentato pubblicamente fino a che le autorità del traffico non hanno diffuso la notizia, lo scorso 30 giugno. Nel frattempo il fondatore e AD Elon Musk ha venduto azioni per 2 miliardi di dollari, a 215 dollari l'una. Azioni che in effetti hanno visto un notevole crollo dopo la notizia dell'incidente mortale, per poi recuperare almeno in parte.

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Sull'argomento si è pronunciato lo stesso Musk, intervenendo nella conversazione tra Carol J. Loomis di Forbes e un PR di Tesla. Musk ha affermato che l'incidente "non è un fatto rilevante per Tesla", e per questo non ne avrebbero dato comunicazione tempestiva.

L'imprenditore ha poi aggiunto che "Senza dubbio, se qualcuno si prendesse la briga di fare i conti (ovviamente lei non lo ha fatto) si accorgerebbe che su 1 milione di decessi per incidenti di auto ogni anno, nel mondo, circa mezzo milione di persone si sarebbe salvato se il Pilota Automatico Tesla fosse universalmente disponibile. Per favore, si prenda cinque minuti e faccia i maledetti calcoli prima di scrivere un articolo fuorviante per il pubblico".