Tesla, Twitter e Elon Musk: persi 126 miliardi di market cap

Dopo l'accordo tra Elon Musk e Twitter, le azioni di Tesla sono calate a picco, e si sono persi 126 miliardi di capitalizzazione di mercato.

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a cura di Francesco Daghini

Il 26 Aprile è stato un giorno davvero nero per Tesla, dopo che il suo CEO ha finalizzato l’acquisto di Twitter: l’azienda regina del mercato delle auto elettriche è calata del 12% in borsa, perdendo 126 miliardi di dollari in capitalizzazione di mercato.

Un calo così significativo può essere dovuto a un semplice spavento da parte degli investitori, convinti che Elon Musk possa decidere di vendere parte delle sue azioni di Tesla per finanziare l’acquisto di Twitter alla cifra di 44 miliardi di dollari. Il calo di Tesla nel mese di aprile è stato decisamente corposo, con 250 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato persi dal 4 Aprile ad oggi, per un calo complessivo del 23% in meno di un mese.

Dei 44 miliardi di dollari concordati, 21 miliardi sono stati garantiti direttamente da Elon Musk, che però nell’ultimo mese ha visto il suo capitale ridursi sensibilmente: Musk detiene il 17% delle azioni di Tesla, e proprio la sua fetta nel mese di aprile ha perso valore per circa 40 miliardi di dollari, il doppio di quanto si è impegnato a spendere personalmente per l’acquisto della famosa piattaforma social.

L’acquisto di Twitter non è però l’unico motivo che potrebbe giustificare questo calo di Tesla: l’inflazione è ai massimi storici, l’espansione economica invece rallenta giorno dopo giorno, e negli Stati Uniti ci si è messa anche la Federal Reserve, che si prepara ad applicare nuove regole molto ferree sugli investimenti nei confronti di compagnie con un tasso di crescita incredibile come lo ha avuto Tesla.

In seguito alla notizia dell’acquisizione, anche il valore delle azioni di Twitter è calato, del 3.9%, passando da 54.20 $ ad azione (il prezzo che Musk ha concordato) a 49.68 $ ad azione; secondo Reuters, questo dettaglio potrebbe ulteriormente preoccupare gli investitori di Tesla, che temono un ripensamento di Musk in merito all’acquisto di Twitter.