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a cura di Valentina Acri

Il Traforo del Monte Bianco sarà chiuso per 3 mesi l'anno per i prossimi 18 anni: a dare l'annuncio nelle scorse ore sono state le stesse società che si occupano di gestire l'infrastruttura. Un annuncio che interessa l'intera Penisola se pensiamo che andrà inevitabilmente ad impattare sulla viabilità ma, soprattutto, sui trasporti, sul commercio e sul turismo del Paese.

La causa di una chiusura intermittente per i prossimi 18 anni del Traforo del Monte Bianco è dovuta alla rilevazione di tracce di amianto. Come conseguenza risulterebbe, dunque, fondamentale il ripristino del manto stradale del tunnel con conseguenti operazioni di smaltimento e di restyling per ripristinare anche alcune asperità che si sono create nel corso degli anni.

All'ufficializzazione della notizia ha fatto seguito l'allarme da parte di autorità e associazione impegnate nella logistica. Non a caso, la chiusura della viabilità per così tanto tempo porterebbe ad un danno enorme per i trasporti su gomma e, in particolare, anche quello su rotaia e marittimo.

Nonostante l'amianto presente nel Traforo non sia presente in una quantità pericolosa per l'uomo, sarà rimosso favorendo l'utilizzo di elementi più sostenibili e pertanto che non arrecano alcun danno dal punto di vista ambientale.

Ci sono chiusure programmate di tre mesi all’anno per i prossimi 18 anni. Se il piano è confermato sarà un colpo durissimo per tutto il Nord Ovest. Credo sia necessario a questo punto mettere subito in cantiere la seconda canna del tunnel. Ma si oppone la Francia e allora ci viene qualche dubbio sul futuro. Non dobbiamo essere distratti sulla logistica, serve concentrazione, ha commentato Carlo Bonomi, presidente di Confindustria Nazionale, riguardo a quanto accaduto. 

Anche il presidente dunque sottolinea l'importanza di una soluzione più o meno immediata per poter garantire agli utenti un'alternativa per la viabilità della zona. Tra le principali soluzioni diffuse per arginare il problema ci sarebbe quella relativa alla realizzazione di un secondo tunnel parallelo.