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a cura di Alessandro Crea

Presto in Europa sarà attiva un'intera rete di "corridoi" 5G in cui sarà possibile testare soluzioni di mobilità connessa e a guida autonoma. Ad annunciarlo due giorni fa è stata la Commissione europea, in occasione del Digital Day 2018, evento organizzato proprio per favorire la collaborazione tra Paesi membri in diversi ambiti dell'innovazione digitale.

Scopo della Commissione in questo caso specifico è creare percorsi autostradali di centinaia di chilometri completamente privi di limiti dovuti alla presenza di attraversamenti frontalieri, così da poter testare liberamente, in situazioni controllate e con piloti a bordo, le auto connesse e a guida autonoma più avanzate.  

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I corridoi 5G rendono l'Europa la più grande area sperimentale per lo sviluppo della tecnologia 5G, come ci ha tenuto a sottolineare la stessa Commissione, e pongono le basi affinché in futuro i cittadini europei possano godere dei vantaggi della guida autonoma connessa.

Spagna e Portogallo, che due giorni fa hanno sottoscritto una lettera di intenti per la creazione di due corridoi congiunti tra Vigo e Porto e tra Evora e Mérida, vanno dunque ad aggiungersi ad altre nazioni che hanno già in sviluppo corridoi in cui testare soluzioni di guida automatizzata attraverso i propri confini, come ad esempio Bulgaria, Grecia e Serbia che stanno lavorando insieme sul corridoio Salonicco - Sophia - Belgrado, Francia, Germania e Lussemburgo per il corridoio Lussemburgo-Metz-Merzig. Norvegia, Finlandia e Svezia invece realizzeranno il corridoio E8 tra Tromso (Norvegia) e Ouolo (Finlandia) e l'E18 Helsinki-Stoccolma-Oslo, mentre Belgio e Olanda hanno in progetto il corridoio Rotterdam-Anversa-Eindhoven.

Brenner Pass
Il passo del Brennero

Anche l'Italia infine, con i tre presidenti dell'Euroregione Tirolo-Sudtirolo-Trentino, ha confermato l'intenzione di collaborare con altri Stati membri interessati, sullo sviluppo del Corridoio 5G sull'autostrada del Brennero, nodo stradale con un traffico di oltre 60 milioni di veicoli all'anno.

La Commissione europea da parte sua continuerà a sostenere questi sforzi facilitando lo scambio delle best practice e contribuendo a risolvere i problemi di sicurezza, privacy e governance dei dati.