Volkswagen, la crisi dei chip durerà per anni

La carenza di componenti è un problema che da tempo colpisce diverse case automobilistiche: problema che secondo VW durerà fino al 2024.

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a cura di Valentina Acri

La carenza di componenti è un problema che da tempo colpisce diverse aziende costruttrici, anche del settore automotive. Il problema, secondo la casa automobilistica Volkswagen potrebbe ancora persistere per anni.

Non dimentichiamo che negli ultimi anni la crisi dei semiconduttori ha colpito duramente il settore automotive rendendo, conseguentemente, difficile la produzione in serie delle case costruttrici. Nonostante un precedente auspicio per il ritorno alla normalità, la casa di Wolfsburg vede la fine della crisi dei chip a 2024 inoltrato.

Vediamo nell’intero 2022 una situazione ove le forniture saranno sotto le attese. Potrebbe migliorare in qualche modo nel terzo o nel quarto trimestre attuale, ma miglioramenti più significativi dovrebbero esserci solo nel 2023. Tuttavia, anche con questa evoluzione, strutturalmente l’intero sistema non sarà ancora a pieno regime, ha dichiarato Arno Antlitz, Chief Financial Officer del Gruppo Volkswagen.

A causa della mancanza di chip nei mesi scorsi Volkswagen è stata, infatti, costretta a interrompere la produzione in diversi stabilimenti, tra cui lo stabilimento di Wolfsburg e gli stabilimenti tedeschi di Zwickau e Dresda dove vengono prodotte le auto elettriche.

Non dimentichiamo che le case automobilistiche stanno affrontando anche  la problematica della mancanza di cablaggi causata dalla guerra in Ucraina. Lo stesso Antlitz ha fatto sapere che i singoli stabilimenti del gruppo VW sono costretti ad annullare turni di lavoro nelle linee produttive.

Abbiamo creato un team di crisi e, in alcuni casi, abbiamo anche spostato i volumi ad altri impianti di produzione degli stessi fornitori. Tuttavia, le sedi alternative non sostituiranno i siti di produzione ucraini per lungo tempo, ha inoltre affermato Antlitz. 

Non si esclude, tuttavia, l'ipotesi di trasformare le fabbriche in modo tale da poterle alimentare a gas naturale, eliminando il carbone.