Akamai entra nel mercato dei cloud service provider

Akamai ha annunciato l'acquisizione di Linode e il suo ingresso nel mondo dei cloud service provider.

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a cura di Marina Londei

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Akamai ha annunciato l'acquisizione di Linode, un'azienda di Philadelphia attiva nel mercato del cloud computing, per espandere la sua offerta di servizi. Ne abbiamo parlato con Luca Collacciani, Head of Cloud Computing EMEA di Akamai.

Linode ha qualche milione di clienti attivi che spaziano da singoli developer e appassionati a piccole e medie imprese. L'obiettivo di Akamai è fondere due realtà diverse per ampliare il proprio mercato e raggiungere non solo i grandi clienti a cui già si rivolge, ma anche le PMI con una piattaforma distribuita di cloud ed edge computing.

Una collaborazione di questo tipo stupisce visto il diverso pubblico a cui le due aziende si rivolgono, ma la volontà è garantire un'infrastruttura che sia al contempo sicura e semplice da utilizzare. Questo tipo di servizio attualmente non è presente nei grandi provider come AWS o Azure, mentre Linode è in grado di offrirlo.

Tra i punti di forza dell'azienda acquisita ci sono infatti la semplicità di utilizzo dei suoi prodotti, la trasparenza di prezzi e servizi e una vendita product lead growth, ovvero non filtrata da figure sales o account team per ottenere un certo livello di servizio. La comunicazione e il servizio clienti, inoltre, sono diretti e veloci.

"Quello che mancava a Linode era una soluzione enterprise class" ha affermato Collacciani. "Vogliamo unire il mondo degli hyperscaler, quindi una soluzione che sia adatta per gli enterprise, con la semplicità di utilizzo dei cloud provider alternativi".

L'azienda non ha intenzione di sostituirsi ai grandi cloud provider esistenti, ma di offrire ai propri clienti soluzioni cloud più semplici da usare ma con tutta la sicurezza della propria infrastruttura.

Cloud Computing, insieme all'acquisizione di Linode, verrà ufficializzato a febbraio, ma ci sono già diversi clienti dell'azienda che hanno cominciato a usare il nuovo servizio cloud. Uno di questi è Apple, che ha scelto il cloud di Akamai per il suo servizio private relay che protegge la navigazione degli utenti Safari.

Un altro dei clienti hyperscaler di Akamai ha optato per la nuova offerta cloud per effettuare streaming di eventi globali e raggiungere nuovi utenti; infine, Collacciani ha anche riportato l'esempio di un grande social network che ha scelto di usare il nuovo servizio per via dei costi ridotti della soluzione. 

Proprio la riduzione dei costi è uno dei motivi principali che ha guidato Akamai verso la fusione con Linode: la gestione semplificata del cloud garantisce spese minori e di conseguenza un'offerta molto competitiva per il mercato. Ad esso si aggiunge anche la possibilità di migrare i propri servizi sull'infrastruttura di Linode e avere minori costi di gestione.

Questa nuova acquisizione e il conseguente ingresso nel mercato del cloud computing implica una pressione ancora maggiore sui piccoli provider italiani, che si ritroveranno a dover competere con un nome importante, supportato da un'infrastruttura rodata e solida.