CBT affronta il tema dell'Enterprise Mobility insieme ai partner

Il system integrator e service provider italiano coinvolge in un evento dedicato al tema della mobility in azienda il proprio network di partner attivi nello sviluppo di soluzioni verticali basate sulle piattaforme tecnologiche CBT

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a cura di Loris Frezzato

La mobility non rappresenta solo un trend di utilizzo personale dei device. Anche le aziende, certamente più a rilento degli utenti consumer, si stanno via via accorgendo dell'utilità di avere un accesso alle applicazioni aziendali da remoto, svincolando il personale dal luogo in cui si trova.

Di come le imprese si stanno muovendo, delle opportunità che si creano sul mercato e tra il canale, ne ha discusso CBT in occasione di un evento dedicato al tema, che si è svolto a Villa Torretta, alle porte di Milano, dove il system integrator ha illustrato le piattaforme che mette a disposizione dei propri clienti e della rete dei propri partner per la realizzazione di soluzioni mobile per il business.

Paolo Zanolini - amministratore delegato della Partner Division di CBT

Oltre 200 i partecipanti all'incontro, che ha avuto il saluto di Paolo Zanolini, amministratore delegato della Partner Division di CBT: "Un evento che abbiamo organizzato in collaborazione con alcuni dei nostri partner tecnologici, Ibm in primis, ma anche insieme ad alcune delle aziende partner che appartengono al network di CBT, che a oggi conta 120 realtà, e che in questa occasione una parte di esse ha avuto l'opportunità di mettere in mostra le proprie soluzioni basate sulle nostre piattaforme".CBT è un system integrator e service provider che opera a livello nazionale nato 30 anni fa, con sede legale a Roma e altre 5 sedi in Italia, per un totale di 270 addetti e che coinvolge una rete di partner a copertura capillare del territorio.

"Si tratta di societá di medie e grandi dimensioni - riprende Zanolini -, che ci consentono di essere vicini al cliente e di avere una vasta offerta applicativa. Realtà che, pur essendo indipendenti, hanno delle attivitá fortemente integrate con CBT stessa, su aree che coprono sia l'offerta di tecnologie, fortemente orientata sui sistemi Power e PureSystem Ibm, e la parte di servizi e di offerta applicativa che comprende piattaforme nostre e le Acg di Ibm".

Un nome, quello di Ibm, che ricorre spesso nelle opportunità che CBT illustra alla platea, vendor chiamato in causa per le tecnologie sia di software, sia di hardware integrato, che mette a disposizione per l'abilitazione del business. Business in mobility, in questo caso.

Paolo Degl'Innocenti - Vice President Software Division di Ibm

"Anche in Ibm abbiamo sempre più lavoratori svincolati dalle varie sedi del territorio - commenta Paolo Degl'Innocenti, Vice President Software Division di Ibm -. Un modello che si adatta anche ad altre aziende, perchè più che il numero dei dipendenti conta come questi lavorano".

"Certo è che la mobility comporta per i nostri partner la necessità di prendere contatti anche con nuovi interlocutori in azienda, come i direttori marketing o del personale, toccando temi di utilizzo che vanno oltre alle esigenze espresse dai Cio, i quali rimangono, comunque, i nostri riferimenti principali. In particolare, per quanto riguarda la mobility, il nostro impegno concreto è nel mettere a disposizione dei building block per la costruzione di soluzioni adeguate, veri e propri 'mattoni' costituiti dalle application and data platform, dalle soluzioni di management, di security, fino all'aspetto delle analytics".

Paolo Angelucci - presidente e Ceo di CBT

Insomma: la mobility non è un gioco. "Finalmente le aziende si stanno accorgendo che la mobility è una cosa seria - conferma Paolo Angelucci, presidente e Ceo di CBT -, nel senso che non basta un'app per fare un'applicazione mobile, ma deve essere integrata con il sistema informativo aziendale. Per questo CBT si presenta con i propri partner che sviluppano applicazioni verticali mentre dall'altro lato noi di CBT forniamo un'infrastruttura collegata e gestita, generando un ambiente integrato, in cui possiamo garantire la qualità dell'insieme".

Flavio Radice - general manager di CBT

Lavorare insieme, dunque, per ottenere il massimo dei risultati e per garantire ai clienti una semplicità di gestione, dove la creatività dei partner e la loro capacità di essere vicini alle esigenze di business dei clienti, porta ad avere un ventaglio di soluzioni verticalizzate orientate alla mobility, come riassume Flavio Radice, general manager di CBT:

"Oggi abbiamo avuto l'occasione di condividere insieme a una decina di nostri partner alcune soluzioni sviluppate utilizzando le nostre tecnologie per renderle disponibili ai clienti, realtà con cui collaboriamo per azioni di lead generation congiunte, con l'obiettivo di proporre alle aziende le potenzialità del SaaS e di potersi concentrare sul proprio core business".