Cosa dice il nuovo report di Capgemini Research Institute

Secondo lo studio "Smart Stores - Rebooting the retail store through in-store automation”, l'automazione avvicina sempre più ai negozi fisici i clienti affezionati all’e-commerce

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a cura di Antonino Caffo

Secondo una nuova ricerca del Capgemini Research Institute, i retailer dovranno affidarsi all'automazione se vogliono raggiungere il consumatore digitale.

Lo studio, titolo “Smart Stores - Rebooting the retail store through in-store automation”, al quale hanno partecipato oltre 5.000 consumatori e 500 dirigenti in ambito retail in Nord America, Europa e Asia, ha rilevato che la maggior parte dei consumatori (59%) che hanno già visitato un negozio dotato di sistemi di automazione preferisce fare acquisti presso un rivenditore di questo tipo rispetto a uno che ne è sprovvisto.

Tale percentuale sale al 67% nei giovani d’età compresa tra i 22 e i 36 anni. La maggior parte dei consumatori ritiene che l'automazione possa aiutare a risolvere i problemi che si incontrano all'interno del punto vendita, tra cui lunghe code alle casse (66%), difficoltà nel localizzare i prodotti (60%) e mancanza di disponibilità degli stessi (56%).

Per Capgemini, l'automazione svolge un ruolo fondamentale, in quanto è capace di avvicinare ai negozi fisici quei clienti che, in precedenza, facevano affidamento sull’e-commerce. Il 46% dei clienti che hanno avuto un'esperienza positiva con l'automazione all'interno del punto vendita ha infatti dichiarato di essere disposto a effettuare acquisti che solitamente farebbe attraverso le piattaforme online di retailer fortemente focalizzati sul digitale.

Si arriva poi al 55% per gli urban consumer, al 58% per i millennial, mentre la percentuale aumenta notevolmente per i clienti in India (79%) e in Cina (85%). Grazie ai miglioramenti apportati dall’automazione, i clienti effettuerebbero mediamente il 20-25% degli acquisti che abitualmente svolgono sulle piattaforme online presso i punti vendita fisici.

Per l'istituto, sia i rivenditori che i clienti riconoscono la necessità di unire automazione con obiettivi legati alla sostenibilità. Tre quarti (75%) dei retailer intervistati ritengono che l'automazione possa aiutarli a offrire soluzioni più sostenibili e rispettose dell'ambiente, fattore in linea con il crescente desiderio dei consumatori di fare acquisti presso rivenditori in grado di dimostrare la propria attenzione alle tematiche ambientali.

I consumatori intervistati hanno infatti dichiarato che preferirebbero fare acquisti presso retailer che utilizzano l'automazione per ridurre gli sprechi alimentari (69%) e i materiali di consumo come gli scontrini cartacei (63%), migliorare l'efficienza energetica (58%) e fornire informazioni sulla sostenibilità dei prodotti (52%).

Gerardo Ciccone, MALS & CPRD Director, Capgemini Business Unit Italy, ha affermato: «L'automazione offre ai rivenditori un'enorme opportunità per riguadagnare parte del terreno che hanno perso rispetto ai concorrenti nativi digitali e proteggere l’attuale quota di mercato grazie a una migliore efficienza, un maggiore coinvolgimento e un focus sulla sostenibilità».