EOS porta il laser CO nella stampa 3D industriale

La tecnologia FDR basata su polimeri per superfici molto sottili e componenti estremamente delicati aprirà la strada a nuove applicazioni per la produzione in serie

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a cura di Antonino Caffo

EOS, fornitore di tecnologie per la stampa 3D industriale di metalli e polimeri, ha presentato per la prima volta la tecnologia Fine Detail Resolution (FDR) per la lavorazione dei polimeri. Lo ha fatto alla fiera Formnext di Francoforte dove ha mostrato l'opportunità di usare un laser CO per raggiungere lo scopo.

Per EOS, ciò permetterà di produrre parti estremamente delicate ma robuste, con superfici con una risoluzione estremamente dettagliata e spessori minimi delle pareti di soli 0,22 mm. Aprirà inoltre la strada a nuove applicazioni per la produzione in serie e offrirà ancora più libertà di scelta a livello di settore rispetto alle tecnologie di stampa 3D precedenti.

FDR è una soluzione particolarmente adatta per gli scenari in cui strutture delicate, superfici con una risoluzione dettagliata e spessori sottili delle pareti sono requisiti essenziali.

A differenza della gamma attuale, a tale scopo viene utilizzato un laser CO da 50 watt, che crea un raggio molto sottile con un diametro del fuoco che è appena la metà rispetto a quello offerto dalle attuali tecnologie SLS.

Ciò rende possibili parametri di esposizione completamente nuovi, che permettono di produrre parti con superfici molto sottili. È lavorato con strati di spessore di 40 e 60 µm e presenta sia un’elevata resistenza agli urti che alte capacità di allungamento alla rottura ed è, inoltre, prodotto da materie prime rinnovabili.

C'è da dire che la tecnologia FDR è in fase di sviluppo per la piattaforma di produzione di polimeri ma sappiamo che offrirà la realizzazione di applicazioni completamente nuove nel campo della tecnologia Additive Manufacturing basata su polimeri, ad esempio per unità filtro, canali per fluidi, connettori e altri prodotti di consumo come gli occhiali.