Flash e software defined per storage veloce e flessibile

L'evoluzione dei modelli storage segue quello dei carichi di lavoro che chiedono prestazioni elevate senza colli di bottiglia e massima versatilità. La video intervista esclusiva a Stefano Gamboni sales director Systems and Technology Group di IBM Italia.

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a cura di Riccardo Florio

Lo storage continua a confermarsi una risorsa di valenza strategica per le aziende di ogni tipo che ripongono nei propri dati una fonte importante del loro successo di business. Il cambiamento della natura dei dati, sotto la spinta di social, mobile e cloud solo per citare alcuni trend, sta quindi inducendo anche una naturale evoluzione nelle tecnologie legate allo storage.

Sul versante prestazionale, le esigenze di analisi in tempo reale sui Big Data portano verso le tecnologie di storage a stato solido, mentre le esigenze di flessibilità spingono verso modelli virtualizzati che attualmente si è soliti designare con l'appellativo software defined storage.

Tutti i principali vendor si stanno muovendo su questa direzione, che IBM ha intrapreso prima di altri.

Il colosso statunitense ha consacrato in modo ufficiale l'evoluzione da un modello storage di tipo tradizionale basato sull'hardware verso una strategia indirizzata verso il software defined lo scorso 6 ottobre nel corso dell'evento IBM Enterprise quando Jamie Thomas, General Manager, Storage and Software Defined Systems di IBM, durante il suo keynote speech ha annunciato una strategia focalizzata attorno a un modello di enterprise data storage costruito sul portfolio di soluzioni software defined IBM, ottimizzate per l'interoperabilità con le altre soluzioni hardware e software.

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"C'è una grande attenzione ai nuovi workload legati alle tematiche del cloud, dell'analytics e del social - ha spiegato Stefano Gamboni sales director Systems and Technology Group di IBM Italia -  e questi workload che hanno esigenze di prestazioni molto elevate in real time. I sistemi hardware dello storage hanno dimostrato nel tempo una serie di limitazioni e questi aspetti hanno portato IBM a concentrarsi sulle componenti funzionali del software che mostrano maggiore flessibilità e dinamismo. Partendo da funzionalità tradizionali legate al provisioning e alla virtualizzazione, IBM recentemente ha posto particolare attenzione su  tematiche legate al cloud ready, alla gestione ottimizzata delle unità flash e al concetto di Elastic Storage".

Elastic Storage è la soluzione che combina la potenza di calcolo del processore IBM Power 8 con la flessibilità offerta dal file system parallelo GPFS (General Parallel File System) in abbinamento a soluzioni quali SAN Volume Controller e Virtual Storage Center. L'offerta Elastic Storage è disponibile anche tramite cloud sulla piattaforma SoftLayer.

Sul versante prestazionale prosegue invece l'impegno di IBM sulle memorie Flash ad altissime prestazioni e scalabilità, con anche il recente rilascio del sistema IBM FlashSystem V840 dotato di funzione Real-time Compression ideale per accelerare le applicazioni critiche di business.

"Con l'avvento della memoria Flash si cambia il paradigma tecnologico e la traiettoria dell'investimento - ha osservato Gamboni -. Abbiamo casi di clienti che abbandonano completamente lo storage tradizionale per muoversi a sottosistemi flash dove, grazie all'approccio software defined e tramite funzioni di easy tiering, i dati vengono spostati in modo automatico su queste unità garantendo massime prestazioni e interessanti risparmi economici grazie alla Real-time Compression e alla possibilità di ridurre il carico elaborativo che determinano un risparmio in termini di licenze software".